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Giuseppe Bortignoni detto/a junior

1859 - 1936

Scheda

"Giuseppe Bortignoni pittore di genere bolognese, osservatore ed esecutore fino ed accurato; tra i suoi quadri che destarono maggior simpatia, si ricordano: Il Cuoco del covento e Don Giovanni impenitente, che figurava nel 1887 a Venezia. Egli tratta pure altri generi di pittura, ma in quella di genere sembra riuscito all'eccellenza." (Tratto dal 'Dizionario degli artisti italiani viventi', ed Gonnelli, Angelo De Gubernatis, 1906).

Giuseppe Bortignoni junior (Bassano del Grappa, 1859 - Bologna, 1936). L'omonimia con il nonno paterno ha reso piuttosto difficile l'identificazione di questo pittore, complicata ancor più dal fatto di portare le stesse iniziali del padre. Giuseppe Bortignoni II o junior, infatti, è figlio d'arte; suo nonno era Giuseppe Bortignoni (Bassano del Grappa 1776-1860) incisore su rame e calcografo attivo a Roma tra il 1798 e il 1801 e poi di nuovo residente a Bassano del Grappa (Comanducci 1962, p. 227- 228). Il padre, Gaetano Bortignoni (Bassano del Grappa 1824-Bologna 1901) anch'egli incisore (bulino, acquaforte, litografia) si formò invece all'Accademia di Belle Arti di Venezia, si trasferì a Modena e poi a Bologna nel 1878, portando con sé la famiglia e non facendo ritorno a Bassano che occasionalmente. A Bologna Giuseppe arriva ormai giovane adulto, sposa Olimpia Brini e nel catalogo dell'Esposizione Emiliana del 1888 è detto residente in via Fondazza 32. Della sua attività come pittore troviamo notizia soprattutto negli anni Ottanta del secolo. Alcuni titoli della sua produzione, centrata soprattutto sulla scena di genere, sono: Miscellanea di vivande (Milano, 1881), Don Giovanni impenitente (Venezia, 1887), "opera dalla quale sembra far capolino ancora una volta la tipica comicità veneta non immune da una vena satirica" (Brotto Pastega). A Bologna nel 1888 presenta Un incorreggibile e In cantina, una scena di frati da identificarsi certamente con quella riprodotta nell'Album Belluzzi al n. 156. Di questa tipologia di scene Bortignoni dovette essere uno specialista, dato che di lui si ricordano anche Il cuoco del convento e Frate che suona davanti a una coppia. Nel 1917 esce a sua cura il catalogo della collezione ferrarese Massari Zavaglia. Muore il 1 marzo del 1936.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia e fonti: ACBo, Permesso di seppellimento, n. 315 del 2 marzo 1936; Esposizione Milano 1881, n. 41 p. 86; Esposizione Bologna 1888, nn. 51-52 p. 18; De Gubernatis 1889, p. 68; Bénézit 1949, p. 26; Brotto Pastega 2005.