Francesco Borletti

Di questo artista, considerato all’epoca una della promesse bolognesi dell'inizio dell'800, attualmente si è a conoscenza di pochissime informazioni. Nasce nel 1779 circa ed è segnalato nel 1804 al corso di prospettiva dell'Accademia bolognese, dove, nel corso degli gli studi, viene più volte premiato per i suoi disegni architettonici. Le fonti lo dicono vincitore del premio Curlandese del 1801. L’importanza di questa assegnazione viene evidenziata dalla presenza in commissione di alcuni tra i migliori architetti del tempo: Bassani, Tadolini, Tubertini e Venturoli, che lo scelgono all’unanimità come vincitore. Nel 1805 circa, Borletti realizza il monumento funebre a Ludovico Savioli nella Certosa di Bologna. La memoria dipinta, stando alle riproduzioni dell'epoca, doveva apparire tra le più appariscenti e significative, sia per gli aspetti cromatici, sia per l'indubbia originalità del disegno architettonico. Ciò è maggiormente ribadito dalla sua riproduzione in tutte le guide ottocentesche della Certosa e nel volume di disegni acquerellati di Petronio Rizzi. Al Borletti spetterebbero sia il disegno che le parti dipinte ad ornato, mentre a Pietro Fancelli le parti di figura.

Roberto Martorelli, Claudia Vernacotola