Schede
A fine giugno 1944 Mario Musolesi aveva inviato Stenio Polischi e un altro partigiano a Bologna per ritirare delle armi. I due si incontrano con i contatti stabiliti, visitano le rispettive famiglie e il 22 agosto 1944 riprendono la strada per il rientro in brigata. A Corticella salgono su un autobus che li deve condurre in centro a Bologna; con loro è la sorella di Polischi, Leda.
Sfortunatamente Polischi viene riconosciuto da una spia fascista che vuole sapere che cosa contiene la valigia che porta con sé. Polischi risponde che è piena di indumenti, ma quando il fascista gli chiede di aprirla, egli estrae la pistola e gli spara. Mentre la sorella di Polischi e l’altro partigiano riescono a fuggire, Polischi viene immobilizzato e portato al comando della polizia fascista. Qui viene brutalmente torturato, poi, ormai irriconoscibile, viene impiccato il 23 agosto 1944 in una via centrale di Bologna.
Sfortunatamente Polischi viene riconosciuto da una spia fascista che vuole sapere che cosa contiene la valigia che porta con sé. Polischi risponde che è piena di indumenti, ma quando il fascista gli chiede di aprirla, egli estrae la pistola e gli spara. Mentre la sorella di Polischi e l’altro partigiano riescono a fuggire, Polischi viene immobilizzato e portato al comando della polizia fascista. Qui viene brutalmente torturato, poi, ormai irriconoscibile, viene impiccato il 23 agosto 1944 in una via centrale di Bologna.