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Birra Ronzani

Schede

Il primo stabilimento Ronzani si trovava a Bologna, in via delle Lame, in quelli che erano stati gli spazi del convento di San Filippo e Giacomo (successivamente Hotel Garden). Nel 1887 la produzione fu portata al Lido di Casalecchio di Reno, nelle immediate vicinanze della città. A testimonianza che i tempi erano veramente diversi, diremo che per produrre la sua birra, il fondatore comm. Camillo Ronzani, sfruttò l'acqua del fiume Reno, tanto che la bevanda venne subito soprannominata "Oro del Reno". Al centro di Bologna erano stati mantenuti i depositi e il caffè-birreria. Il marchio birraio conobbe diverse vicissitudini: nel 1929 assorbì la Fabbrica Birra Bologna; nel 1959 venne acquisito dalla Birra Wuhrer ed infine, nel 1962, la società bolognese assunse la denominazione di "Birra Wuhrer Bologna S.p.A.", facendo sparire il nome Ronzani dalla ragione sociale. Attualmente, il cav. Alberto Ronzani ha recuperato il marchio e il materiale storico. Dal 2009 la produzione avviene in maniera artigianale alle pendici del Monte Nerone (sul confine umbro-marchigiano), utilizzando acqua di fonte purissima e materie prime selezionate. (Daniela Schiavina)

L'azienda viene così descritta in "Bologna invita" del 1950: Fra non molto sarà passato un secolo, da quando il cav. Camillo Ronzani, in Bologna, con dovizia di competenza e onestà di intendimenti, iniziava la fabbricazione di quella birra, alla quale volle dare il proprio nome, con un senso di squisita moralità commerciale, che doveva essere anche sicuro presagio di rigogliosa continuità di un prodotto che mirava unicamente alla perfezione: prodotto sempre altamente apprezzato e la cui affermazione fu consacrata ad un costante, crescente successo. Attorno al 1900, col di lui figlio, Alessandro, costruì lo stabilimento per la fabbricazione della birra, in Casalecchio di Reno, che divenne così la sua sede definitiva. Alla morte del padre, Alessandro Ronzani, con amore, perizia tecnica, onestà di intendimenti e di metodi, riuscì a dare un importante sviluppo alla produzione della Birra Ronzani, così indissolubilmente legata al suo nome e a quello della sua terra. Insignito dell’alta onorificenza di Cavaliere del Lavoro, Alessandro Ronzani, lasciò nel 1926, al figlio ingegner Guglielmo, il retaggio di una tradizione industriale e morale nobilmente seguita, durante tanti anni di fecondo lavoro. La guerra che infierì in modo tanto grave sul ridente paese che si specchia nel Reno, dal 1944 in poi, attraverso una serie ininterrotta di micidiali bombardamenti aerei, distrusse anche la Fabbrica Ronzani, la cui attività produttiva, restava completamente paralizzata. Con alto spirito di abnegazione, con inflessibile volontà, con coraggiosi gravi sacrifici, l’ingegner Guglielmo Ronzani iniziò, subito dopo la guerra la ricostruzione dalle macerie, dello Stabilimento, che nel 1947, poté riprendere la propria attività sulla via e col programma tracciati dal nonno e dal padre, durante tutta la loro vita, unicamente dedicata al raggiungimento delle mete prefisse, coadiuvato con passione e competenza, dalle maestranze affezionate che in gran parte, svolgono il loro prezioso lavoro, nella fabbrica, da molti decenni e dalla Direzione che è, in ogni settore, all’altezza dei suoi complessi e delicati compiti. Questa è, in sintesi, la storia di quasi un secolo di attività di una industria che, di padre in figlio, ha creato una dinastia del lavoro e a cui la più scrupolosa onestà di intendimenti e di opere, ha attribuito il più alto titolo di nobiltà: quello che si fregia delle insegne del lavoro. E poiché l’ingegner Ronzani, ha dei figli, questa dinastia non sembra destinata ad estinguersi…

La Birra Ronzani è, senza possibili eccezioni, tra le più pregiate, per una serie di motivi sui quali non si può sorvolare e da cui scaturiscono opportune considerazioni: E’ notorio che la birra, per essere perfetta, deve avere anche una stagionatura di alcuni mesi e poiché, nel periodo di punta del consumo, questo è di gran lunga superiore alla produzione, tale stagionatura viene in tali casi a mancare se mancano proporzionate riserve e quello che deve essere un prodotto eletto e delicato perde molti dei suoi pregi. Lo stabilimento Ronzani, che per la saggia e previdente accortezza dei suoi fondatori dispone di cantine di ingente vastità, è fra i pochissimi che possono osservare scrupolosamente la norma della stagionatura, immettendo al consumo, man mano, il prodotto, al momento giusto, col prelevarlo dalle cospicue riserve. Un’altra prerogativa particolare dello Stabilimento Ronzani è che la birra viene distribuita al consumo tutta imbottigliata direttamente in fabbrica, sotto controllo tecnico, con mezzi imponenti e con norme rigorosamente igieniche, per cui il bevitore ha la massima garanzia di genuinità. Infine una utile considerazione, che a gran parte dei consumatori non è famigliare: la birra è un prodotto delicatissimo, che può perdere le sue qualità nei lunghi viaggi e nei conseguenti travasi. Per questo, ogni fabbrica, dovrebbe intensificare la propria vendita in un raggio relativamente limitato, evitando le esportazioni in luoghi molto lontani. Perfino le birre tedesche, che sono indubbiamente tra le migliori al mondo, non sfuggono alla legge comune e, imbottigliate e pastorizzate lontano dai luoghi di produzione, perdono una parte dei loro pregi originali. Ecco perché, per quel che riguarda la birra, l’intenditore e il buongustaio, preferiscono sempre quella fabbricata nella loro città, piuttosto che altra, anche di nome celebre, che viene da luoghi lontani.

La Fabbrica Ronzani, segue rigorosamente la norma che è insita nelle sue tradizioni di creare cioè un prodotto ottimo, debitamente stagionato, e limitare in giusti confini il suo raggio di distribuzione. Per questo, la “Ronzani” ha gli attributi che la pongono in primo piano tra le migliori d’Italia e dell’estero e consumatori della nostra terra, che se ne intendono, la prediligono. (…) Ora la vecchia fabbrica bolognese, ricostruita e perciò ringiovanita, sulle rive del Reno a Casalecchio, continua aprodurre con riconosciuta perfezione tecnica, la eccellente Birra Ronzani. Il suo alto potere nutritivo, il suo delizioso, inconfondibile sapore, la sua aurea trasparenza, ne fanno una bevanda gradita, igienica, preziosa, in ogni stagione dell’anno. L’alto comignolo dello Stabilimento, manda liete fumate e par d’udire intorno, la dolce canzone del buon lavoro. Un poeta, con delicato senso d’ispirazione, così ne rinverdisce e ne nobilita l’antico nome, perché sempre più alto risuoni ovunque, con quello della terra bolognese: “Birra Ronzani” - “...l’oro del Reno!…”.

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.