Bignardi Guido

Bignardi Guido

14 gennaio 1894 - 11 ottobre 1916

Note sintetiche

Occupazione: Studente

Onorificenze

  • Medaglia d'Argento al Valor Militare
    "Comandante di un reparto zappatori, volontariamente, con brillante ardimento, attaccava un reparto nemico catturando un numero di prigionieri circa il doppio del proprio reparto e materiale vario. In altra occasione, alla testa di un manipolo di uomini, passava a nuoto l'Isonzo e assicurava, sotto il fuoco della artiglieria nemica, il felice getto di una passerella per il passaggio del Battaglione". S. Mauro, 8-9 agosto 1916.

Scheda

Guido Bignardi, del fu Pietro, sottotenente nel 149° reggimento Fanteria, nato a San Giorgio di Piano (BO) il 14/1/1894, dimorante a San Giorgio di Piano, morto a Monte Veliki Kribach, 45° sezione sanità l'11/10/1916. Studente. Celibe.
Laureato ad honorem il 9/1/1918 in Medicina Veterinaria (Facoltà di Medicina Veterinaria). Iscritto al I anno di corso (1914-15).

Archivio Storico dell'Università di Bologna

Nel Museo civico del Risorgimento di Bologna è conservato un carteggio dal fronte.

Una lettera del 26 settembre 1916 riporta:
“Cara mamma
Incomincio dunque come ti promisi ieri a dirti della giornata d’oggi, una delle più memorabili della mia vita. Intanto ieri sera nell’attesa febbrile non riuscii ad addormentarmi e stamattina all’alba ero già in piedi. Alle 9 ½ partimmo in autocarro verso un campo d’aviazione designato quale luogo della premiazione. Il prato era pieno di soldati e qua e là sul verde spiccavano le grandi case degli areoplani. Alle 10 e 20 ecco gli squilli di tromba convenzionali e si vede scendere da un’automobile una quantità di ufficiali superiori. Davanti a tutti s’avanza un generale alto e serio: è S.A.R. il Duca d’Aosta. Rivolge brevi parole alla truppa dimostrando il suo compiacimento nel poter adempiere a simile cerimonia. Incominciano a chiamare i gloriosi caduti che ebbero meritato il premio, poi fu il nostro turno. Prima gli ufficiali del 77° poi quelli del 78° e infine quelli del 149°. Il momento è solenne. Non so in quale posizione tenermi per quanto nella lunga attesa mi fossi studiato di mostrarmi meno commosso di quel che realmente fossi. Gli obiettivi fotografici delle macchine degli amici si sentono scattare secche nel gran silenzio che corre fra la lettura di una motivazione all’altra. Si chiama il capitano Trevisani del mio Battaglione, poi il mio nome fende l’aria, penso a te, e corro innanzi a S.A.R. irrigidendomi nel saluto che egli mi rende. Intanto che un ufficiale legge la mia motivazione il Duca mi appunta al petto la medaglia d’argento e mi chiede: Che faceva lei?<> E’ molto giovane! <> Bravo,bravo ha imparato molto presto a fare il suo dovere, con simili ufficiali l’Italia non teme. Rifaccio il saluto e vado fra il gruppo dei decorati, orgoglioso del premio ottenuto. Finita la premiazione le truppe sono sfilate in parata davanti al Duca e a noi che eravamo alla sua destra. In uno degli hangar ci è stato offerto il vermut. Il comandante della nostra divisione ( la 43^ composta dal 77°,78°,144°,149°) ha brindato al Duca e al Re. Il Duca ha risposto confermando di nuovo la sua fede nei soldati. Ora porto il mio nastrino azzurro al petto, la bella medaglia è nell’astuccio per le grandi occasioni. Appena mi sarà consegnata la motivazione te la manderò.
Tanti baci da Guido tuo”

Trascrizione a cura di Sanzio Campanini

Note

L'11 ottobre del 1916 la 45ma Sezione Sanità si trovava presso Mariano del Friuli (GO).

Sepolto nel Sacrario di Redipuglia tomba 4064 gradone 2. Traslato dal cimitero di Devetaki

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Ufficio notizie (L')
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Elisa Erioli, l'Ufficio per notizie alle famiglie dei militari, 1915-1919.

Bibliografia
Armi da fuoco nel Museo del Risorgimento di Bologna
catalogo a cura di O. Sangiorgi
2004 Bologna