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Enea Biavati

29 agosto 1893 - [?]

Scheda

Enea Biavati, da Alfonso e Maria Badiali; nato il 29 agosto 1893 a Budrio. Muratore. Iscritto al PSI dal 1913. Ancora giovanissimo divenne attivista sindacale e poi capolega. Nel 1920 a Budrio, unitamente a Luigi Fabbri , fu uno dei dirigenti dello sciopero agrario che si concluse con il concordato Paglia-Calda.
Nel 1920 fu eletto consigliere comunale e nel 1921 organizzò la difesa della sezione del PSI quando venne assalita e incendiata dalle squadre di Italo Balbo.
L'1 giugno 1921 fu bastonato a Budrio dai fascisti. Bandito da Budrio nel 1921, emigrò a Roma, dove poté restare pochi anni perché fu nuovamente espulso. Ritornato a Budrio, venne di nuovo perseguitato e ripetutamente bastonato.
Arrestato nel 1930 fece una lunga detenzione in carcere e un più lungo soggiorno al confino. Emigrò all'estero per rientrare in Italia negli anni della guerra.
Riprese l'attività politica e nel settembre 1942 partecipò, in rappresentanza di Budrio, alla riunione che si tenne nello studio di Carmine Mancinelli, in via Castiglione 23, per la ricostituzione della federazione del PSI. Militò nella 5a brigata Bonvicini Matteotti e rappresentò il partito nel CLN comunale di Budrio. Il giorno della Liberazione, su designazione del CLN, assunse la carica di vice sindaco. [O]