Salta al contenuto principale Skip to footer content

Angelo Bedetti

14 Luglio 1829 - 22 Gennaio 1912

Scheda

Nato a Bologna, iniziò gli studi di ingegneria, ma già allo scoppiare della prima Guerra di Indipendenza si unì ai volontari che, guidati da Livio Zambeccari, effettuarono una spedizione per sostenere i Modenesi che erano insorti, affrettando la fuga del Duca (20 marzo 1848); partecipò poi alla campagna nel Veneto nelle file del Battaglione universitario romano.

Tornato in patria in giugno, come milite della Guardia Civica combatté valorosamente nella battaglia dell'8 agosto 1848, e nel maggio 1849 prese parte alla difesa di Bologna, assediata dagli Austriaci. Con la restaurazione del dominio pontificio riprese gli studi, laureandosi nel 1855 e dedicandosi alla professione di ingegnere ferroviario. Allo scoppio della seconda Guerra di Indipendenza (1859), corse in Piemonte e si arruolò come semplice volontario nel 1° reggimento dei Granatieri di Sardegna, combattendo valorosamente a San Martino. Finita la guerra, ottenne di potersi arruolare nel costituendo esercito dell'Emilia, nell'arma di artiglieria, ottenendo il grado di furiere. Dopo il plebiscito che unì l'Emilia alla monarchia di Vittorio Emanuele II (marzo 1860) tornò all'esercito sardo, poi italiano, frequentò la scuola di applicazione di artiglieria e genio e divenne tenente di artiglieria. Promosso capitano nel 1866, prese parte alla terza Guerra di Indipendenza, dove meritò una medaglia d'argento al valor militare per l'intelligenza con cui diresse il fuoco contro il forte austriaco di Bocca di Ganda, riducendo al silenzio le artiglierie nemiche. Proseguì poi la carriera delle armi, raggiungendo il grado di colonnello, e cessando dal servizio nel 1896.

Figura assai nota a Bologna, il “colonnello Bedetti” ricoprì importanti cariche cittadine: di parte democratica, fu consigliere comunale dal 1892 al 1904, e alle elezioni amministrative del 1902 risultò il primo degli eletti. Notevole anche il suo impegno in opere filantropiche e di carità, sia a livello personale sia all'interno delle Opere Pie. Nel 1913, un anno dopo la morte, la Società Veterani di Bologna pose all'esterno della propria sede, nel cortile interno dell'Oratorio di Santa Cecilia (via Zamboni) una lapide celebrativa di Bedetti, tuttora esistente. Presso il Museo del Risorgimento di Bologna sono conservate la sua sciabola, le spalline e il berretto da colonnello.

Otello Sangiorgi

E' sepolto nella tomba di famiglia collocata nella Certosa di Bologna, Sala del Colombario, loculo 49. (aggiornamento giugno 2023)