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Luigi Basoli

1776 - 1848

Scheda

Pittore specializzato nell'esecuzione delle parti ad ornato. Nato a Castel Guelfo nel 1776, si trasferisce a Bologna nel 1802 per affiancarsi al fratello maggiore, Antonio, già integrato nel circuito artistico locale. Diversamente dalla norma per un artista non accede ai corsi accademici, ma è il fratello che lo aiuta a perfezionare le tecniche a loro volta apprese dal loro padre, anch'egli artista. Si iscrive in Accademia solo l'anno successivo, in coincidenza con l'assunzione della cattedra di ornato da parte di Antonio. Due anni dopo, nel 1805, vince il premio grande per l'ornato ed esegue in autonomia le decorazioni in casa Fabri. Facile che ciò sia dovuto alla mancanza da Bologna di Antonio, allora a Roma, e che questi lo sostituisca in commissioni non impegnative. Nel 1810 segue Antonio (e Francesco) a Macerata, per eseguire due scene ed un sipario. Il suo unico intervento nel cimitero bolognese, la Certosa, si deve al 1824 circa. Qui esegue insieme a Ferrante Marconi e Ferri Domenico la perduta memoria funebre di Domenico Tesi. Viene nominato Socio d'Onore della Pontificia Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1842 e qui indicato come ornatista.

Sia Luigi che Francesco sono in toto i fidati collaboratori del fratello maggiore. Insieme dividono la casa e i cantieri artistici, supportandosi a vicenda in un ruolo sempre subalterno ad Antonio. Come descrive quest'ultimo nel suo 'catalogo o promemoria', mio fratello Francesco già mi faceva sempre le figure che era qualche tempo, e Luigi fratello li ornati, ed io sempre attendevo ai quadri ed i subalterni e scolari tiravano segni. Questi può così contare su di loro per la traduzione a stampa delle sue idee ed invenzioni, aspetto fondamentale per la diffusione del suo gusto artistico. Nelle note personali del fratello Antonio, per l'anno 1803, si trova riferimento ad uno dei tanti ritrovi artistici felsinei. Nel presente caso era frequentato da altri artisti locali, compresi i due fratelli e Francesco Rosaspina: "Ero accademico d'invenzione in una unione d'artisti bravi, come Palagi, Giani, etc., che si diceva Accademia della Pace, ove ogni settimana si faceva un disegno d'invenzione e questo veniva lodato o criticato ragionatamente dagli altri colleghi; ognuno dava per turno il suo soggetto. Anche mio fratello faceva i disegni d'ornato e architettura ed io quelli di prospettiva, paese e anche ornato. Si fece carte 30." In "La vita artistica di Antonio Basoli", 2006. Luigi Basoli muore a Bologna nel 1848, riposa nella tomba di famiglia collocata nel Chiostro Maggiore della Certosa di Bologna.

Roberto Martorelli