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Cesare Bacchi

1881 - 1971

Scheda

Pittore e scultore, nasce a Bologna il 24 Novembre 1881, diciottesimo e ultimo figlio di Aristide (droghiere) e Angiolina Ferri. Cesare vede emigrare molti dei suoi fratelli in Brasile, tra cui Alcibiade, divenuto esportatore di caffè verso l’Italia. Dal 1894 frequenta il Collegio Artistico Venturoli sotto la guida dei professori Alfredo Tartarini ed Enrico Barberi. Nel 1902 si trasferisce all'Accademia di Verona per frequentare i corsi del pittore bolognese Alfredo Savini. Il giovane Cesare sembra aver dipinto intorno al 1905 dei ritratti a Leopoldo Fregoli celebre attore, trasformista, sceneggiatore e regista italiano. Nel 1906 arriva a Parigi o più precisamente a Montparnasse, quartiere al quale rimarrà affezionato per tutta la vita. Nel 1908, si sposa con Francine Charpentier, figlia dello scultore Félix Maurice Charpentier (1858-1924). Alla coppia nasce un figlio chiamato Félix Junior. A Parigi Cesare segue anche gli insegnamenti del maestro Paul Jean Gervais (1859-1936), specializzato in nudi femminili. Nel 1910 Bacchi è presente al Salon des Artistes Francais con “Improvvisazione”, ed ottiene la terza medaglia. Il dipinto ritrae una cantante d’opera, mentre canta nuda davanti ad un pianoforte e ad una scultura di Félix Charpentier.

Nel 1916 raggiunge il 34° Reggimento della fanteria italiana in qualità di disegnatore tecnico. Nel 1919 Cesare e Francine si separano e in seguito Cesare si stabilisce con Tanette Otis-Müller al numero 9 di Rue Morère a Parigi. Tanette è discendente di Elisha Graves Otis, l’inventore bostoniano dell’omonimo ascensore. Nata a Stieffiabing (Svizzera tedesca), cresciuta a Thun e a Berna, Tanette viene istruita per la musica da Moritz Moszkowski, e per le belle arti da Cesare Bacchi. Cesare e Tanette passano l’estate del 1920 a Villerville (Calvados), stazione balneare dove Blanche Otis, mamma di Tanette, possiede una villa. Nel 1921 Cesare espone al Salon des Artistes Francais il dipinto “Ritratto di Tanette Otis”. Il 20 marzo del 1922, presentato da Ubaldo Triaca (ingegnere antifascista), Cesare entra nella grande Loggia di Francia, dove viene eletto maestro il 12 novembre dell’anno successivo. Nel 1923 dipinge, ed espone al Salon “Fonti inaridite” che rappresenta un pover uomo desolato accanto alle spoglie di sua moglie che non potrà più allattare i suoi figli.

Grande appassionato di automobili, Cesare stringe amicizia con il campione di corse automobilistiche Ernst Friedrik, al quale esegue un ritratto nel 1925. Dalla seconda metà degli anni ’20 Bacchi comincia ad esporre con una certa regolarità ai Salons. Nel 1927 è presente con “L’ultima camicia” e nel 1928, anno del suo matrimonio con Tanette, partecipa con l’opera “Nell’Atelier”. Ai Salons del 1929 -’30 e 1938 espone tre grandi ritratti raffiguranti “Franz Schubert”, “Charles Baudelaire” e “Paul Verlaine”, queste opere sanciscono l’apice della sua carriera. Collezionisti internazionali litigano per poter acquistare l’opera “Franz Schubert”. Nel maggio del 1938, ottiene, con il dipinto “Paul Verlaine” la medaglia d’oro e l’opera viene richiesta per delle esposizioni in Belgio, Inghilterra e negli Stati Uniti, al punto da perdere le sue tracce e a tutt’oggi se ne ignora la sua ubicazione. Il dipinto viene riprodotto nel Journal Beaux-Arts il 13 maggio del 1938 e sulla rivista L’illustration il 14 maggio dello stesso anno, l’editore Vizzavona mette in commercio delle cartoline postali che riproducono il dipinto. Il 23 settembre 1938 nasce la figlia Eveline che diverrà pittrice. Ai Salons des Artistes Francais è presente anche con le opere: “Il discepolo” (1931), “Gioiose modelle” (1932), “Carnevale a Nizza” (1933), “Le tessere del domino” (1935), “Fine della giornata” (1936), “Mercato dei fiori” (1939). Nel 1940 prende parte ad un progetto con il bibliofilo Pierre Borel ed esegue il dipinto “Maupassant e l’amore”. Nel 1944 Cesare e Tanette si trasferiscono con tutta la famiglia, prima a Tour-Tisné poi a Villars Sur-Var, località delle Alpi Marittime. Nel 1947 tornano a Parigi in Ruè Morère. Nella capitale Bacchi espone nelle gallerie Clos (Palais-Royal), e Rosenthal (57, Boulerd Haussmann). Continua ad esporre fino alla fine dei suoi giorni, nel 1965 all’hotel Carlton, e nel 1966 a Londra alle gallerie Madden (Grosvenor square). L’anno successivo dipinge un bellissimo ritratto al genero, il cantante d’opera Del Primo Rosimiro. Bacchi si dedica anche alla scultura eseguendo soprattutto busti e ritratti. Nell’arco di tutta la sua carriera è stato insignito di numerose onorificenze. Muore nelle sua casa a Parigi, circondato dai suoi famigliari, il 6 giugno 1971.

Bibliografia: Tous à la recherche du Paul Verlaine de Cesare Bacchi-Forum du Musée Virtuel de l’Absinthe; E. Benezit, Dictionnaire des peintres sculpteurs dessinateurs et graveurs, tomo I nuova edizione Librairie Grüund 1976; Alfonso Panzetta, Nuovo dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, Adarte, Torino 2003. Testo tratto da: Silvia Rubini (a cura di), Angelo Venturoli tra l'opera - il Collegio e la sua eredità, catalogo della mostra di Crespellano, Eta, Vignola, 2012