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ASSA - Associazione Scuola di Scultura Applicata

1992

Schede

Il 15 novembre 1994 era morto improvvisamente il caro amico Bruno Bandoli, medaglista e ritrattista bravissimo. In quei giorni Paolo Gualandi, spaesato da quel tragico evento, mi propose di proseguire con lui nell’impresa che dal 1992 aveva avviato con Bruno, la gestione di una scuola di disegno e scultura (ASSA) i cui corsi si tenevano in una ampia sede in via del Pratello. Fu una bella esperienza della quale gli sono grato. Oltre ai corsi ordinari di disegno, modellato, progettazione e storia dell’arte, si tenevano laboratori esterni, come al Centro Protesi dell’INAIL a Vigorso (modellazione a sostegno della riabilitazione degli amputati); o all’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza in via Castiglione a Bologna. Attività che portò poi alla creazione di una realtà permanente all’interno di quell’Istituto: il Museo Tattile Anteros, posto sotto la direzione di Loretta Secchi.

Era stata quella un’iniziativa derivata da una felice intuizione di Bruno e raccolta con sensibilità e intelligenza da Paolo. Con essa il Museo Tattile Anteros si è inserito in modo innovativo nel campo di ricerca e sviluppo di supporti per migliorare le opportunità cognitive, relazionali e culturali dei non vedenti e ipovedenti, proponendo soluzioni non ottenute da calchi o da plastici, ma costituite da bassorilievi che riproducono fedelmente opere pittoriche famose. In altre parole elaborati per dare la possibilità di accostarsi ad un ambito fino a quel momento assolutamente precluso per loro. Nonostante gli evidenti limiti insiti nella traslitterazione della pittura in bassorilievo, resta molto ampio il campo di informazioni ed emozioni che è possibile trasmettere attraverso il tatto. Queste vanno dall’esatta comprensione della composizione di un’opera, delle posture e delle reciproche relazioni tra le figure, fino alla capacità di capire espressioni dei volti dipinti e della deformazione degli oggetti percepiti otticamente in prospettiva. Fenomeno questo assolutamente sconosciuto a un cieco nato e per questo di difficilissima comprensione, poiché abituato ad una percezione tattile della realtà che restituisce la forma degli oggetti senza deformazioni. Chiaramente i risultati possono variare in misura della sensibilità e dell’interesse individuale, ma generalmente dopo un’indispensabile fase propedeutica si sono ottenute risposte positive. A questo si deve aggiungere l’attività di laboratorio svolta all’Anteros con la modellazione diretta dell’argilla da parte di non vedenti e ipovedenti guidati da tutor. Al proposito voglio ricordare un episodio risalente a più di vent’anni or sono, emblematico delle possibilità di dialogo attraverso la modellazione dell’argilla. 

Una bambina cieca dalla nascita (sapete cosa vuol dire? Altroché eufemismi e giri di parole: buio pesto e basta!): bene, questa bambina cieca un giorno mi disse: «ti faccio vedere cosa si vede dalla finestra della mia camera ». Detto fatto, da un panetto di argilla mi fece un piccolo bassorilievo dove si vedevano due collinette con sotto una casetta, col tetto, la porticina e una finestrella; poi intorno degli abeti con la cima aguzza e le fronde ben fatte. Ecco, era quello che la sua mamma le raccontava di ciò che si vedeva dalla sua finestra, di ciò che c’era nel mondo di fuori, e lei quel giorno, con un poco di argilla, me lo aveva fatto “vedere”! Con l’intraprendenza e la direzione di Loretta Secchi, la collaborazione di Daniela Angeli e di due bravissimi ciechi assoluti che definirò come “collaudatori tattili” dei bassorilievi, Giampaolo Rocca e Alessandro Mancinone, abbiamo messo rilievi sotto al Cenacolo di Leonardo da Vinci alle Grazie, di lato alla Venere di Botticelli agli Uffizi, addirittura dieci a Palazzo Te a Mantova; e poi tanti altri, fino alla National Gallery di Washington e perfino in Giappone. Attualmente la modellazione di nuovi rilievi nel laboratorio del Museo Anteros prosegue ad opera di due bravi e giovani scultori: Enrico Schirru e Stefano Manzotti.

Marco Marchesini

Testo tratto da "Marco Marchesini | La scultura, tante storie", catalogo della mostra, Museo civico del Risorgimento di Bologna, marzo-aprile 2022.