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Argelato (Bo)

1919 | 1943

Insediamento

Schede

Ad Argelato già nei primi anni del secolo l'influenza delle associazioni dei lavoratori era notevole. Nelle elezioni amministrative del 1908 le organizzazioni socialiste si assicurarono la conquista della maggioranza al comune. Nel 1914 e nel 1920 si ripeté il successo socialista. Nella seduta del consiglio eletto nell'ultima consultazione fu nominato sindaco Attilio Gadani. Nel primo dopoguerra, allo scatenarsi dello squadrismo fascista, i lavoratori argelatesi si opposero tenacemente. Il 21 aprile 1921 - secondo un'inchiesta socialista - "una ventina di fascisti, avendo notato un gruppo di nostri compagni fermi sulla piazza, senza essere né provocati, né minacciati, si gettano contro di loro con mazze ferrate e rivoltelle. Nella mischia rimangono feriti i compagni Cremonini Raffaele, Andreoli Giovanni, Tampellini Giovanni, Malossi Alfredo, giudicati guaribili in 10 giorni. I carabinieri arrestano 10 degli operai aggrediti" (Fascismo, 286). Dopo uno scontro armato, nell'ottobre 1921, i lavoratori della frazione di Funo costrinsero ad una fuga ingloriosa gli aggressori fascisti.
Il prestigio morale dei più anziani oppositori al regime rimase vivo negli anni della dittatura, durante i quali, specie ad opera di giovani, continuò un'attiva opposizione. A Funo attorno a Luigi Tolomelli operò un piccolo gruppo di comunisti (costituitosi fin dal 1921), che, in collegamento con altri antifascisti di località viciniori, diffuse stampa antifascista, issò bandiere rosse nelle ricorrenze del Primo Maggio, eccetera. Furono deferiti, processati e condannati dal Tribunale Speciale sei nativi di Argelato, fra i quali Giorgio Scarabelli che si era trasferito a Sala Bolognese (Aula IV);tre subirono condanne al confino di polizia per atti d'opposizione (Confinati).
Nel marzo 1927 il maresciallo della stazione dei carabinieri di San Giorgio di Piano, che aveva giurisdizione anche su Argelato, invitò il podestà a compilare appostiti cartellini, muniti di foto "di fronte e senza cappello" di altri dodici antifascisti argelatesi: sei "pericolosi in linea politica e pericolosi in linea giudiziaria" e sei "pericolosi in linea politica".
Quando in Spagna scoppiò la rivolta capeggiata dal generale Francisco Franco, Alfonso Grassilli (n. nel 1906 ad Argelato, ma passato a Calderara di Reno in giovanissima età) partecipò nelle file degli antifascisti internazionali in difesa di quella repubblica. Dal 1936 al 1938 furono effettuate estese sottoscrizioni per il "Soccorso Rosso" e per sostenere i combattenti in Spagna. Cesare Masina (n. a San Giorgio di Piano, ma residente a Funo), militante comunista dal 1936, per la sua attività di riunioni e propaganda, fu arrestato nel maggio 1937; deferito al TS con altri 16 antifascisti, nell'ottobre venne condannato a 2 anni e 6 mesi di carcere.
Nel 1940 un nutrito gruppo di giovani entrò a ingrossare le file dei comunisti, fra questi, Araldo Tolomelli (classe 1921), figlio di Luigi, che sarà tra i primi combattenti partigiani durante la lotta di Liberazione e, poi, dirigente delle SAP bolognesi. Il 25 luglio 1943 trovò presente a Funo un'organizzazione comunista solida ed estesamente legata alla popolazione, la quale partecipò in massa alle manifestazioni di esultanza per la caduta del fascismo.