Note sintetiche
Scheda
Figlia del conte Francesco e della duchessa Costanza Braschi Onesti Matilde Zucchini nacque il 28 luglio 1867 a Poggio Renatico. Per parte di padre discendeva dal Giuseppe Zucchini (1766-1837) figlio di un sarto di Baricella, abile e instancabile sperimentatore di ogni novità in campo agrario, che partendo dall’acquisto di vaste zone di terreno incolto nel comune di S. Giovanni dove aveva impiantato la coltura del riso, che in quegli anni conosceva una straordinaria espansione e permetteva al proprietario rapidi e facili profitti (Dal Pane, pp. 549-551), aveva saputo crearsi un ingente patrimonio, bonificando e rendendo fertili vastissimi fondi, e costruendovi “in non molti anni presso a un centinaio di case coloniche”. Sposo nel 1792 di Annunziata Pallotti che gli diede sei figli, il 17 giugno 1836 fu dal Comune di Bologna, per le sue benemerenze in campo agrario, ascritto alla nobiltà bolognese con tutti i discendenti (ms. B 698/2, tav. 133; Muzzi, Cenno necrologico del N. U. Giuseppe Zucchini; Canali, Della vita e delle virtù). La famiglia ricevette poi nel 1850 da Pio IX, per riconoscenza dei servigi prestatigli da Gaetano Zucchini, figlio di Giuseppe, il titolo di conti (Massei, Il conte Gaetano Zucchinii), estensibile ai fratelli: uno dei quali, Gian Carlo, fu il padre di Francesco e nonno della nostra Matilde.
Non meno illustre era l’ascendenza materna di Matilde: la madre era Costanza, figlia di Pio, a sua volta figlio di Luigi Braschi Onesti, il figlio della sorella del papa Pio VI, da lui ampiamente beneficato (accomunando i favoritismi nei confronti dei nipoti a quelli verso il tesoriere Antonio Gnudi, circolava un epigramma - citato da Ungarelli, Il generale Bonaparte, p. 240: “Del Sesto Pio i gran pensier son questi: Vestir gli Gnudi ed arricchir gli Onesti”), innalzato al grado principesco e fatto senatore di Bologna (Guidicini, I Riformatori, II, p. 40; ms. B 698/2, tav. 86).
Matilde Zucchini sposò, il 4 novembre 1900, a Bologna, Carlo Berti, figlio di Gian Gaetano e di Clementina Bersani, da cui rimase vedova, senza figli, nel 1818. Morì il 25 aprile 1933, e fu inizialmente sepolta nella cappella della villa Scornetta a San Lazzaro di Savena. Dalla villa (cinquecentesca, acquistata nel 1808 da Vincenzo Pasquale Rusconi e pervenuta ai Berti per eredità, in seguito al matrimonio di Carlotta Rusconi con Pietro Berti, nonno di Carlo) fu esumata l’anno dopo, assieme al marito, per essere entrambi trasportati nel deposito di famiglia nell’arco 103 del chiostro terzo della nostra Certosa.
Silvia Benati
Bibliografia:
Certosa di Bologna, Archivio storico, anno 1934
Genealogie delle Famiglie Nobili viventi quest’Anno 1778, e Genealogie delle Famiglie Nobili moderne viventi quest’Anno 1844, manoscritto presso la Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna B 698/2, tavv. 133 e 86 Luigi Dal Pane, Economia e societa a Bologna nell'eta del Risorgimento: introduzione alla ricerca, Bologna, Zanichelli, 1969, pp. 549-551
Giuseppe Guidicini, I Riformatori dello Stato di Libertà della città di Bologna dal 1394 al 1797, Bologna, Regia Tipografia, 1876-1877, II, p. 40
Salvatore Muzzi, Cenno necrologico del N. U. Giuseppe Zucchini, articolo della “Gazzetta privilegiata di Bologna” n. 37, 28 marzo 1837
Giuseppe Canali, Della vita e delle virtù di Annunziata Pallotti Zucchini, Bologna, Sassi, 1842
Francesco Massei, Il conte Gaetano Zucchini. Cenni biografici, tip. Fava e Garagnani, Bologna, 1882 Gaspare Ungarelli, Il generale Bonaparte in Bologna, Bologna, Nicola Zanichelli, 1911, p. 240
Riccardo Vitali, In questo giorno che saluta sposi novelli Matilde C.ssa Zucchini Carlo Berti. Al gaudio dei parenti e degli amici il sacerdote Riccardo Vitali unisce la propria esultanza, Bologna, s.t., 1900
Pier Luigi Perazzini, Ville, palazzi e altri edifici storici, in San Lazzaro di Savena la storia l’ambiente la cultura, a cura di Werther Romani, Cassa Rurale ed Artigiana e Comune di San Lazzaro di Savena, Ed. Luigi Parma, Bologna 1993, pp. 401-402, 546
Dicembre 2010