Note sintetiche
Scheda
Mammolo Zamboni, da Lodovico e Assunta Mancini; nato il 13 marzo 1882 a Granarolo Emilia. Licenza elementare. Tipografo. Anarchico. Padre di Anteo, fu arrestato assieme alla moglie Viola Tabarroni, alla cognata Virginia Tabarroni, ai figli Lodovico e Assunto perché sospettato di avere aizzato il figlio all'attentato. La sezione istruttoria, dopo quasi un anno di lavoro, il 26 agosto 1927 chiese un supplemento di istruttoria per «attentato a Mussolini, complicità e omessa denuncia di armi» e il 23 agosto 1928 il rinvio a processo assieme alla cognata ed al figlio Lodovico. Il Tribunale speciale al termine del processo (presieduto da Guido Cristini, relatore Pietro Lanari) il 7 settembre 1928, lo condannò a 30 anni di carcere, per attentato, preparazione alla guerra civile e mancato omicidio premeditato nei confronti del capo del governo. L'avvocato antifascista Roberto Vighi redasse una ampia e documentata memoria comprovante l’innocenza degli accusati e la fece pervenire a Mussolini nel novembre 1932 a mezzo di Leandro Arpinati. Nel 1933 fu concessa la grazia ad entrambi i condannati per l’attentato del 1926. Ritornato a Bologna, riprese il lavoro di tipografo. Dopo la Liberazione, a sua cura, nella qualità di editore, pubblicò documenti sulla vicenda della sua famiglia, in un volumetto raggruppante materiali abbastanza compositi, dal titolo Avv. Roberto Vighi, Anteo Zamboni nel ventennale del suo olocausto, 31 ottobre 1926-31 ottobre 1946. Riassunto storico critico dell'attentato a Mussolini e della sentenza del tribunale speciale. Bologna, Officina Grafica A. Cacciari, X-1946. II testo integrale della memoria di Roberto Vighi indirizzata a Mussolini e la lettera di trasmissione al Capo del governo, sono riprodotti nel volume: R. Vighi, Per il socialismo, l'antifascismo, le autonomie, Scelta di scritti e discorsi dal 1914 al 1970, a cura di L. Arbizzani, F. Bonazzi del Poggetto e N.S. Onofri, Provincia di Bologna, 1984. [AR] Muore a Bologna l’11 agosto 1952 ed il suo corpo viene cremato, è sepolto nel Cortile del Cinerario della Certosa di Bologna.