Note sintetiche
Scheda
Nino Bixio Scota nasce a Senigallia (AN) il 30 aprile 1876 da Cesare e Silvia Grillotti. La famiglia segue il padre, delegato di pubblica sicurezza, a Bologna quando viene trasferito. S'iscrive al Partito socialista italiano nel 1898 e si laurea a Bologna in giurisprudenza e lettere. Esercita la professione di avvocato spesso insieme a Genuzio Bentini, soprattutto a favore delle classi sociali più disagiate. "Avvocato di squisita cultura giuridica e umanistica, aveva portato nelle aule giudiziarie il suo innato buon senso, il suo equilibrio, la sua rettitudine, il suo galantomismo", così lo ricorda Gherardo Taddia. In seguito alle elezioni del 28 giugno 1914, viene nominato vicesindaco e assessore con deleghe all'Ufficio legale e alla Segreteria generale nella giunta del primo sindaco socialista di Bologna Francesco Zanardi. Esperto di materia legale, si occupa dei problemi amministrativi del comune in particolare dello schema di costituzione dell'Ente autonomo dei consumi, di cui redige lo statuto. Nell'ottobre 1919, quando Francesco Zanardi viene eletto deputato nelle elezioni politiche, Nino Bixio Scota viene nominato sindaco facente funzioni fino alla fine del mandato legislativo, il 31 ottobre 1920. Non fu eletto sindaco per l'opposizione dell'ala massimalista del PSI, i cui dirigenti non volevano che Bologna avesse un sindaco riformista, essendo egli un aderente all'ala turatiana del partito. Non si presenta alle elezioni amministrative e dopo l'assalto e la strage di Palazzo d'Accursio del 21 novembre 1920 si ritira a vita privata.
Nell'aprile 1939, firmò, con altri avvocati, il necrologio su "il Resto del Carlino", in occasione della morte di Eugenio Jacchia. Sempre oppositore del fascismo e fedele alle idee socialiste come Nino Samaja ricorda in consiglio comunale: "Nino Bixio Scota fu soprattutto un sincero e un galantuomo; né violenze, né lusinghe poterono condurlo a rinnegare i principi socialisti che egli professava fin dall'Università. Lutto della nostra Amministrazione, perché l'Amministrazione eletta dal Comune di Bologna, sciolta con violenza, ha ripreso - eliminato il fascismo - a funzionare regolarmente coi liberi comizi del 1946; v'è dunque una continuità dall'Amministrazione Zanardi a quella Dozza". Dal 1945 è per molti anni membro del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Bologna. Muore a Bologna il 12 luglio 1954 all'età di 78 anni e viene ricordato in consiglio comunale nella seduta del 23 luglio 1954. Il suo nome è stato dato ad una strada di Bologna.
In collaborazione con Storia amministrativa del Comune di Bologna