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Carlo Schiassi

23 ottobre 1882 - [?]

Scheda

Carlo Schiassi, da Ernesto e Maria Lipparini; nato il 23 ottobre 1882 a Molinella. Licenza elementare. Calzolaio. Iscritto al PSI.
Nel 1900 venne denunciato per attentato alla «libertà di lavoro». Ricoprì numerosi incarichi sindacali e di partito e fu segretario della Cooperativa muratori di Molinella.
Nel 1914, dopo l'eccidio di Guarda, evitò l'arresto rifugiandosi nella Repubblica di S. Marino con Giuseppe Massarentie Luigi Montanari. Vi restò sino all'inizio del 1919 quando fu amnistiato.
Nel 1920 fu eletto assessore comunale. Duramente perseguitato dai fascisti, con Giuseppe Bentivogli, diresse le organizzazioni sindacali, cooperative e di partito di Molinella, dopo l'allontanamento di Massarenti.
Il 15 settembre 1922 venne bastonato dal fascista Giuseppe Mezzetti con il pretesto che faceva pagare gravose tasse al ceto commerciale. Dopo essere stato più volte percosso anche lui abbandonò Molinella. In un rapporto di polizia di legge che dovette andarsene «perché anche quale segretario della locale cooperativa rossa al tempo, era aspramente osteggiato dagli elementi fascisti locali». Si trasferì a Bologna dove proseguì l'attività politica contro il fascismo. Il 16 novembre 1926 la Commissione provinciale lo assegnò al confino per 3 anni con la generica motivazione «Attività antifascista e sindacale a Molinella». Riuscì a evitare l'arresto e per alcuni anni si trasferì da una città all'altra, per sfuggire alla polizia. Fu arrestato il 26 dicembre 1929 e inviato a Lipari (ME). Il 17 febbraio 1930 venne arrestato con l'accusa di avere insultato alcuni militi della MVSN, ma in seguito, fu processato e assolto. Tornò in libertà il 4 novembre 1932 a seguito della concessione dell'amnistia per il decennale fascista. Rientrò a Bologna e fu classificato di «3a categoria» quella degli elementi considerati politicamente più pericolosi. Il 2 luglio 1938 venne radiato dalla «3a categoria», ma non dall'elenco dei sovversivi per cui continuò a subire periodici controlli, l'ultimo dei quali il 31 gennaio 1942. [O]