Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Fervente patriota, entrava fra i primi nella resistenza e prendeva parte a varie ardite azioni, distinguendosi per coraggio, capacità e profonda dedizione al dovere. Catturato nel corso di un rischioso colpo di mano contro soverchianti forze avversarie, riusciva ad evadere e riprendeva subito, con rinnovato ardire, la lotta partigiana, infliggendo al nemico gravi perdite. Nel corso dei duri combattimenti per la difesa dell'Università di Bologna cadeva gloriosamente per la libertà della Patria».
Bologna, 20 ottobre 1944.
Nel corso del conflitto gli era stata conferita la Croce di guerra al valor militare sul campo con la seguente motivazione:
Sottufficiale di scorta ad un trasporto che veniva assalito dai banditi, collaborava attivamente nella organizzazione della difesa. Durante lunghe ore dell'attacco, si prodigava arditamente dando esempio di sereno sprezzo del pericolo, calma e coraggio.
Ossipowice (Russia), 26-27 marzo 1943.
Scheda
Leo Pizzigotti, da Enea e Medea Fontana; nato il 26 dicembre 1917 a Castel San Pietro Terme; ivi residente nel 1943. Licenza di avviamento professionale. Operaio.
Prestò servizio militare dal 1937 al 1943 su vari fronti, tra i quali la Jugoslavia e l'URSS. Durante la RSI fu arruolato nella Polizia ausiliaria.
Dopo aver disertato, militò nell'8a brt Masia GL, con funzione di comandante di btg.
Nell'autunno 1944 la sua squadra fu sistemata nello scantinato dell'Istituto di geografìa dell'università di Bologna, in previsione dell'insurrezione per la liberazione della città. Il 20 ottobre 1944 la base partigiana fu accerchiata da ingenti forze fasciste.
Nello scontro, durato alcune ore, cadde unitamente ad altri cinque compagni, tra cui il fratello Luciano (vedi Mario Bastia).
Gli è stata conferita la medaglia d'argento al valor militare.
Riconosciuto partigiano dall'1 ottobre 1943 al 20 ottobre 1944. [O]
E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.