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Giulio Peggi detto/a Lenin

19 giugno 1905 - [?]

Scheda

Giulio Peggi, «Lenin», da Cesare e Anastasia Calamelli; nato il 19 giugno 1905 a Castel San Pietro Terme. Muratore. Iscritto al PCI. Dal giugno 1924 al 30 novembre 1930 fu responsabile della cellula giovanile comunista di Castel San Pietro Terme.
Nel 1926 fu selvaggiamente bastonato dai fascisti.
Fu escluso dalla lista elettorale in occasione del plebiscito del 1929, perché antifascista schedato. Ricercato dalla polizia per la sua attività, il 7 novembre 1930 emigrò clandestinamente in Francia.
Raggiunse Parigi mettendosi a disposizione del Centro interno comunista.
Rientrò in Italia nel novembre 1931, sotto falso nome e con lo pseudonimo di «Giorgio», trasportando due valigie di foglietti di propaganda. Rientrato in Francia prese residenza a Vire (Calvados). Il 6 luglio 1937 partì per la Spagna, per combattere in difesa della Repubblica e contro i rivoltosi cappeggiati dal generale Francisco Franco, e si aggregò alla brigata Garibaldi.
Partecipò ai combattimenti di Fuente de Ebro (Aragona), dove restò ferito alla gola, e alle offensive di Belcite e alla battaglia di Caspe Aragona. Smobilitate le brigate internazionali lasciò la Spagna.
Venne internato nei campi francesi di Saint Cyprien, Argeles sur Mer e di Gurs. Da quest'ultimo riuscì ad evadere.
Nel 1940 entrò nelle file della resistenza francese.
Nel novembre 1943 fu arrestato dalla Gestapo e rinchiuso nel penitenziario di Caen (Calvados).
Deportato nel campo di Mauthausen (Austria), vi rimase fino al maggio 1945, quando potè rientrare in Francia. [AR]