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Giancarlo Nannini

3 Dicembre 1899 - 29 Ottobre 1922

Scheda

Giancarlo Nannini, nato a Finale Emilia il 3 dicembre 1899, morto a Bologna il 29 ottobre 1922.
Studente, appena licenziato, fu al servizio della Patria. Soldato dapprima nel 10° Artiglieria da fortezza a Piacenza, poi allievo dell’Accademia di Torino, fu, dopo la nomina a sottotenente, mandato alla 663a Batteria d’assedio in zona di operazioni.
La guerra combattuta aspramente vide il suo mirabile eroismo. Ai primi dell’agosto 1918, rimase ferito gravemente alla testa in una difficile operazione. Decorato di medaglia di bronzo, ottenne poi due croci di guerra.
La pace non degna della Vittoria lo accolse desideroso di studi e di affetti. Ma il suo spirito, profondamente educato all’amore della libertà e della Patria, lo spingeva, ben presto ad iscriversi nel Fascio di Combattimento, ove la lotta contro i rinnegatori d’Italia era aspra e forte.
Quando la voce alta di Fiume, dolorante e anelante alla Patria, nell’ora triste del suo abbandono si ripercosse nei cuori italici, egli, pronto ad ogni chiamata e ad ogni sacrificio, rispose all’appello. Fu allora Comandante del Presidio di Porta Sauro.
Ritornato poi al combattimento civile in Bologna, diede al Fascio tutta la sua anima, tutta la sua vita.
Comandante in capo delle Squadre d’azione di Bologna, durante tutta la Rivoluzione Fascista, moriva a San Ruffillo nelle giornate della Marcia su Roma, colpito in fronte da una palla omicida, mentre invitava alla pace.

Estratto dal libretto "Alzabandiera"
A cura del gruppo di propaganda del GUF di Bologna
Settembre 1933