Scheda
Allievo del Rosaspina nella scuola d'incisione dell'Accademia, fu tra i rappresentanti di spicco della generazione operante tra gli anni trenta e gli anni settanta. Collaborò col maestro a diverse opere, tra cui «La Pinacoteca di Bologna». Durante il periodo in cui Gaetano Guadagnini resse la scuola accademica, il Marchi lo sostituì più di una volta, segno di un suo pubblico riconoscimento: «prodigò con ammirabile solerzia l'istruzione artistica nella scuola d'incisione durante la malattia lunghissima del Prof. Guadagnini», come si legge nella necrologia pubblicata sul Monitore di Bologna il 22 aprile 1867. Già nel 1816 l'incisore aveva esposto all'Accademia il disegno di un capitello, e un ritratto a lapis. L'anno seguente vinse il premio scolastico di prima classe per gli «1818 e nel 1820 ottenne il premio d'incisione. Maestro di disegno nel Collegio Venturoli, fece anche parte dell'Accademia di Ravenna. Molte le opere da lui incise, tratte da artisti di diversi ambiti culturali: Leonardo, Salvator Rosa, Van Dych, Raffaello, Annibale Carracci, Artemisia Gentileschi sono tra i più rappresentativi. Il Marchi fu anche un notevole incisore di ritratti (Gualandi, 1835, p. 43). Il Bellentani (1855, p. 65) lo definisce «nitido ed intelligente». Vinse un altro premio curlandese piccolo nel 1830 con «Un pezzo di architettura geometrica».
Rosalba D'Amico
Bibliografia: Atti, 1817, p. 44; 1818; 1820; 1836, p. 58; Monitore di Bologna, 22 aprile 1867; M. Gualandi, 1835, p. 43; M. Gualandi, 1836, p. 31; C. Masini, 1844, p. 32; G. Bellentani, 1855, p. 65; C. Masini, 1884, p. 35; A. Gatti, 1896, p. 31; L. Servolini, 1955, p. 484. Testo tratto da "I Concorsi Curlandesi". Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, catalogo della mostra, a cura di Renzo Grandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, marzo-maggio; Museo Civico, giugno-luglio, 1980.