Scheda
Poeta e critico. Notevole la sua partecipazione e la sua impronta nella vita culturale della città, collaborò ai principali periodici del tempo, dal Marzocco all’Illustrazione Italiana, da Il Resto del Carlino a Il Corriere della sera a Il Messaggero fino a L'Italiano di Leo Longanesi. Nel 1897 fonda la rivista 'Il Tesoro'. Negli scritti umoristici si firmava con lo pseudonimo di Calandrino e Peppino il Superuomo. Insegnò a Urbino, Matera, Palermo e Bologna (Liceo Galvani dal 1912 al '29 e Accademia di Belle Arti). Nel 1916 venne nominato presidente della Società Francesco Francia di Bologna. Durante il fascismo fu consigliere comunale, Vice podestà (1930) e vicepresidente del Circolo della stampa. E' sepolto alla Certosa di Bologna, Chiostro Maggiore, lato nord-est arco 127/3.