Scheda
In un discorso accademico del 1839 il Pro-Segretario Francesco Tognetti propone una connessione tra «il rifiorirsi qui delle arti nostre» e l'istituzione del Premio Curlandese, ricordando che «L'Architettura pur'ebbe tra i primi che raccolsero le corone del benemerito Principe, un Pietro Guizzardi, che già da più lustri ci fu tolto». Questo artista bolognese vince numerosi premi dell'Accademia Clementina a partire dal 1784, ed in opere come il Progetto di un sepolcro per un generale studia il rapporto tra architettura e scultura. Al Concorso Curlandese del 1792, avente come tema una Scala magnifica, la giuria costituita da Francesco Tadolini, Petronio Fancelli, Angelo Venturoli, Giuseppe Tubertini, Giuseppe Iarmorini esprime parere negativo su tutti e quattro i progetti presentati. L'anno successivo viene riproposto lo stesso tema, ed una nuova commissione, formata da Orlandi, Fancelli, Venturoli, Stagni, Tubertini, dopo aver consultato il giudice aggiunto Zanotti, premia il lavoro di Guizzardi. Nel 1803, su proposta di Iarmorini e Fabri, Pietro Guizzardi viene nominato Accademico d'Onore. Per due volte, nel 1821 e nel 1822, il suo nome risulta tra i candidati ad un posto di Accademico con voto, ma in entrambi i casi prevalgono altri artisti.
Amedeo Belluzzi
Bibliografia: Atti Acc., dal 1789 al 1804, ms., cc. 188; 462; Atti Acc., dal 1818 al 1823, ms. c. 118; Atti Acc., 1841, p. 12; A.M. Matteucci, 1979, p. 278. Testo tratto da "I Concorsi Curlandesi". Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, catalogo della mostra, a cura di Renzo Grandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, marzo-maggio; Museo Civico, giugno-luglio, 1980.