Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Patriota di sicura fede, tra i suscitatori e gli animatori del movimento di resistenza nella città di Bologna. Nel corso di numerosi colpi di mano e di importanti azioni di sabotaggio diede sicure prove di possedere eccezionali doti di decisione e di ardimento guadagnandosi larga riconoscenza fra i "Combattenti della libertà".
Bologna, settembre 1943-aprile 1945
Scheda
Nazzareno Gentilucci, «Nerone», da Italiano e Maria Tacconi; nato il 2 marzo 1917 a Fabriano (AN). Nel 1943 domiciliato a Bologna. Licenza elementare. Autista.
Prestò servizio militare nei carristi dal 10 marzo 1938 all’8 settembre 1943 con il grado di caporale maggiore.
Comandante della squadra Temporale della 7a brigata GAP Gianni Garibaldi, diresse e guidò numerose azioni specie nel centro urbano di Bologna, tese soprattutto a colpire i maggiori responsabili della violenza fascista.
Partecipò fra l'altro all'incursione partigiana alla Ducati di Bologna, occupata dai tedeschi; all'attacco contro la polveriera di villa Contri il 20 settembre 1944; alle azioni contro la sede della Kommandantur tedesca di stanza all'Hotel Baglioni del 29 settembre 1944 e del 18 ottobre 1944 conclusasi, quest'ultima, con la distruzione della parte centrale dell'edificio.
Durante la battaglia di porta Lame, la squadra al suo comando condusse a termine numerose azioni diversive contro i posti di blocco tedeschi alle mura della città.
Il 25 novembre 1944, in pieno clima di repressione antipartigiana, un gruppo della squadra Temporale sostenne un combattimento in piazza de' Marchi contro i nazifascisti.
Partecipò all'insurrezione del 21 aprile 1945 occupando i comandi della polizia nel centro cittadino.
Gli è stata conferita la medaglia d'argento al valore militare.
Riconosciuto partigiano con il grado di capitano dall'1 febbraio 1944 alla Liberazione.
Ha pubblicato: "Tempesta" e "Terremoto" in azione, in Al di qua della Gengis Khan. I partigiani raccontano, pp.81-3. Testimonianza in RB5. [B]