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Anselmo Galassi

18 settembre 1896 - [?]

Scheda

Anselmo Galassi, da Domenico e Angela Manaresi; nato il 18 settembre 1896 ad Imola; ivi residente nel 1943. Oste. Iscritto al PRI.
Allo scoppio della Grande Guerra si recò in Francia per arruolarsi nelle file della Compagnia “Mazzini”, venendo inquadrato come soldato del 3° plotone. Al suo scioglimento, a metà ottobre 1914, Galassi chiese di essere rimpatriato.
Nel 1921 fu arrestato a Milano per distribuzione di manifestini e assolto in tribunale. Nel 1925 venne arrestato per aver distribuito “La riscossa antifascista”: in seguito alla sua assoluzione, fu rimesso in libertà e rimpatriato a Imola.
Il 12 marzo 1927 venne arrestato in via Pastrengo 2 a Milano, con altri 6 sindacalisti con i quali stava riorganizzando la ricostituzione della CGdL. Fu deferito al Tribunale speciale per «Associazione sovversiva, cospirazione».
Denunciato per associazione sovversiva e cospirazione, fu processato dinanzi al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato che, con sentenza del 26 maggio 1928, lo condannò a cinque anni di reclusione, all’interdizione temporanea dai pubblici uffici e a tre anni di vigilanza speciale. Scontata la pena, in una nota diretta alla Prefettura di Bologna nell’imminenza della sua scarcerazione, le autorità di PS di Alessandria descrissero il Galassi come una persona dal “carattere serio e chiuso”, indice per loro di un possibile “ravvedimento politico” che, non vi fu. L’11 marzo 1932 venne rilasciato e trasferito a Bologna, dove le locali autorità gli imposero di munirsi della carta d’identità poiché ritenuto “pericoloso in linea politica”, includendo inoltre il suo nominativo tra quello delle “persone pericolose della provincia”.
Il 3 maggio 1932 venne classificato di "3ª categoria", quella delle persone considerate politicamente più pericolose. Il 30 novembre 1940 nella sua pratica fu annotato: «non ha dato finoggi prove concrete e sicure di ravvedimento. È vigilato». Dopo la caduta del regime fece parte del Comitato unitario antifascista d'Imola. Durante la lotta di liberazione fu, per qualche tempo, il rappresentante del PdA nel CLN d'Imola. [O]
La libertà vigilata a cui fu sottoposto con la sentenza del Tribunale Speciale fu revocata dopo un anno dalla sua scarcerazione, nell’agosto 1933, grazie ad un decreto del Giudice di Sorveglianza felsineo, ma continuò ad essere “opportunamente” sorvegliato, per avere ripreso a frequentare i vecchi compagni di partito.
Con l’ingresso dell’Italia nel secondo conflitto mondiale a fianco della Germania hitleriana, Galassi fu richiamato alle armi ed assegnato alla 58ma Compagnia Distrettuale addetta all’Ufficio Censura di Forlì, ma il 12 novembre 1940 fu collocato in congedo.
I segnali di “irriducibile avversario del Regime”, tratto con cui venne descritto nel 1932, vennero confermati dal fatto che a seguito degli avvenimenti del 25 luglio 1943 Galassi, azionista, entrò a far parte del Comitato unitario delle forze politiche antifasciste imolesi, che si sarebbe poi trasformato nel locale Comitato di Liberazione Nazionale all’inizio della Guerra di Liberazione.

Andrea Spicciarelli

FONTI E BIBLIOGRAFIA: G. Cenni, Imola sotto il terrore della guerra. 25 luglio 1943 - 14 aprile 1945, Bagnacavallo, Tipografia S. C. O. T. 1948, pp. 9-10 e 153; A. Dal Pont, Aula IV. Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista, Roma, ANPPIA 1961, p. 78; N. Galassi, Imola dal fascismo alla liberazione. 1930-1945, Bologna, Imola University Press 1995, pp. 188-189; E. Gollini, N. Tampieri, Sole, Bianco e Mezzanotte. Imola tra guerra e ricostruzione (1940- 1950), Imola, La Mandragora 2000, p. 291; N. S. Onofri, I socialisti bolognesi nella Resistenza, Bologna, Edizioni La Squilla 1965, p. 9; ACS, CPC, b. 2229, Galassi Anselmo (1927-1940);  Domus Mazziniana, Fondo “Oliviero Zuccarini”, b. FIel 43, sf. “Volontari Campagna 1914 – Legione Italiana – Compagnia G. Mazzini”, Compagnia G. Mazzini. Ruolo per il turno di servizio per plotoni dal 6 ottobre 1914.