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Raffaele Dalpino

1820 - notizie 1867

Scheda

Allievo del Collegio Artistico Venturoli, Raffaele Dalpino ottiene ripetutamente i premi scolastici dell'Accademia nelle classi di architettura, ornato, disegno, a partire dal 1836. Dopo aver vinto il Piccolo Premio Curlandese del 1842, prevale anche nel concorso al Premio Grande del 1844, avente come tema «una piazza coperta per una città di 70 mila abitanti». La giuria non approva la «monotona ripetizione di figure quadrate che risvegliano l'idea di una graticola», lodando invece la «decorazione architettonica». Nuova premiazione al Concorso Grande Curlandese del 1847, a cui partecipano altri due concorrenti, criticati per la «non felice disposizione degli ambienti» e per l'eccessiva «grandiosità» dei loro edifici. Nel 1848 il soggetto del maggiore Premio Accademico è «un edificio per asilo d'infanzia capace di 500 maschi ed altrettante femine», ed il progetto di Dalpino è preferito a quello degli altri due partecipanti nonostante le ironiche osservazioni dei giurati a proposito della «babilonica grandezza» di questo asilo, tale da «gareggiare colle più splendide terme romane». Divenuto professore di architettura all'Accademia di Ravenna, Dalpino non rinuncia all'attività professionale, come dimostra la sua partecipazione, nel 1867, al concorso per la sede della Cassa di Risparmio a Bologna. Di particolare interesse risulta la prima soluzione, ispirata al disegno di Angelo Venturoli per un teatro da realizzarsi nella stessa area. Le particolari caratteristiche del lotto edilizio sono sfruttate per collegare con una facciata curvilinea due lati del palazzo e per inserire al primo piano un salone ovale. Il profilo incurvato dei prospetti principali crea condizioni percettive singolari per la tradizionale scansione di portici e di finestre, ispirate agli esempi del '500 bolognese.

Amedeo Belluzzi

Bibliografia: Atti Acc., 1841, pp. 40, 41, 56; 1842, pp. 31, 34; 1845, p. 35; 1848, pp. 35-36; 1852, p.90; A. Gatti, 1896, p. 19; G. Roversi, 1977, pp. 117-129.

Di Raffaele Dalpino non abbiamo elementi biografici, ad eccezione di una notizia riportata da Angelo Gatti nel 1896 che lo ricorda defunto. Aveva ricevuto premi scolastici come allievo del Collegio Venturoli per l'architettura, la prospettiva e l'ornato negli anni 1836, 37, 38, 39. Ottiene la prima segnalazione col Piccolo Premio Curlandese di ornato nel 1839, presentando il disegno di una lampada votiva. Ricevette Premi Grandi dell'Accademia per la sezione ornato nel 1841 con la «Decorazione per una sala di Giustizia sopra la pianta rettangolare ed involta a schifo», e nel '44 per una «Mensa d'altare con ciborio in stile cinquecentista». Nel 1848 fu premiato per il progetto di un «edificio per asilo d'infanzia capace di cinquecento maschi e altrettante femmine».

Luisa Bandera Gregori

Bibliografia: Atti Acc., 1841, p.40; idem 1842, pp. 26, 34, 41, 56; idem 1845, p.35; idem 1852, p.90; A. Gatti, 1896, p.19.

Testi tratti da "I Concorsi Curlandesi". Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, catalogo della mostra, a cura di Renzo Grandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, marzo-maggio; Museo Civico, giugno-luglio, 1980.