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Pietro Crocioni

18 agosto 1913 - 23 Dicembre 2001

Scheda

Pietro Crocioni, da Giovanni e Maria Ruscelloni; nato il 18 agosto 1913 a Reggio Emilia. Avvocato. Iscritto al PdA. Antifascista durante la dittatura, fece parte del PdA sin dalla fondazione e alla fine del luglio 1943 collaborò nel comitato antifascista costituitosi tra le forze d'opposizione fasciste.
Collaborò anche al periodico clandestino «Rinascita», l'organo dell'antifascismo bolognese.

Durante la Resistenza fu tra gli organizzatori del salvataggio del radium dell'università e dopo la Liberazione provvide alla sua riconsegna.
Fu uno degli organizzatori della seconda tipografia clandestina del PdA, nel mobilificio Bega, per la stampa del giornale clandestino «Orizzonti di libertà». Fece anche parte della commissione stampa del CLNER. Arrestato il 7 agosto 1944, si salvò gettandosi da una finestra. Al suo posto i fascisti arrestarono la moglie in stato di gravidanza. Riparato a Milano, riprese l'attività politica sotto falso nome e fece parte dell'esecutivo alta Italia del PdA.
Rientrò a Bologna nell'ottobre 1944 per ordine del CLNAI e riprese il suo posto. Fu collaboratore de «L'Italia libera», il giornale clandestino del PdA, e de «L'Unità europea», l'organo del Movimento federalista europeo.
Riconosciuto partigiano nel CUMER dal 9 settembre 1943 alla Liberazione.

Ha pubblicato: Il salavataggio del radio e la lotta all’Università di Bologna in Storia dell’antifascismo italiano, a cura di L. Arbizzazni e A. Caltabiano, Roma, Editori Riuniti, 1964, vol.II, pp.283-8. Testimonianza in RB1.

Fu più più volte consigliere ed assessore socialista dal 1956 al 1970. A lui si deve un decisivo contributo nella creazione dei quartieri. Muore il 23 dicembre 2001. Anche il figlio Andrea segue il padre nell'interesse verso la politica, prima nel Partito Socialista e poi in Forza Italia, muore a Bologna il 27 febbraio 2010.