Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Fervente patriota, entrava fra i primi nelle locali formazioni partigiane e prendeva parte a numerose azioni, distinguendosi per le sue spiccate qualità di audace combattente. Ricevuto l'incarico di attaccare con la sua squadra il nemico in ripiegamento, trovatosi improvvisamente di fronte tre avversari, non esitava ad accettare il combattimento da solo. Inceppatasi la sua pistola, afferrava rabbiosamente la canna del fucile del più vicino nemico per disarmarlo. Nel coraggioso gesto perdeva la vita.
Emilia-Romagna, 8 settembre 1943 - 14 aprile 1944)
Scheda
Anacleto Cavina, da Roberto e Gertrude Bergamini; nato il 2 novembre 1895 a Mordano. Nel 1943 residente a Imola. 3a elementare. Operaio meccanico.
Antifascista, durante il regime, fu perseguitato, incarcerato e confinato.
Nel 1925, licenziato dalle ferrovie dello stato, fu costretto ad emigrare in Francia.
Arrestato all'inizio del 1935 "per attività antifascista in Italia e all'estero", l' 11 maggio 1935 venne condannato a cinque anni di confino che scontò interamente.
Durante la lotta di liberazione militò nella 7a brigata GAP Gianni Garibaldi. Venne ucciso in combattimento contro i tedeschi in fuga il 14 aprile 1945, mentre i primi avamposti dell' VIIIa armata entravano in Imola.
Gli è stata conferita la medaglia d'argento al valor militare.
Riconosciuto partigiano dall' 1 ottobre 1943 al 14 aprile 1945.
E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.