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Emanuele Brugnoli

2 Settembre 1859 - 22 Marzo 1944

Scheda

Nasce a Bologna il 2 settembre del 1859. Studia all'Accademia della sua città, dove è l’allievo prediletto dello scenografo Valentino Solmi. Suicidatosi il maestro, si reca a Venezia per trascorrervi qualche settimana, ma la città della laguna lo conquista e dal 1880 vi si stabilisce. Qui entra in contatto con Tito, Serena, Favretto e Milesi e si dedica prevalentemente a ritrarre vedute e paesaggi lagunari. La sua produzione è caratterizzata soprattutto dall’acquerello, tecnica pittorica per la quale dimostra di avere un’abilità straordinaria. Nel 1861 si reca a Londra per partecipare all'Esposizione degli acquerellisti italiani e partecipa a numerose altre mostre all'estero. Prende parte nel 1886 alla Promotrice fiorentina, e nel 1888 all'Esposizione Emiliana di Bologna. Partecipa alla seconda edizione della Biennale di Venezia (1899) e alle successive dal 1901 al 1907 e dal 1920 al 1934. Nel 1912 viene nominato professore di acquerello ed incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia dove dirige la Scuola Libera di Incisione fino al 1932. Nonostante la notorietà di Brugnoli sia legata prevalentemente agli acquerelli, egli si dedica con grande passione anche alla tecnica dell’acquaforte, indicando nella figura di Whistler il suo vero maestro. Espone regolarmente alle Internazionali veneziane e viene particolarmente notato dalla critica a seguito dell’acquisto di un suo acquerello, Un canale di Venezia, da parte dell’Imperatore di Germania Guglielmo II. Muore a Venezia il 22 marzo 1944.

In collaborazione con Galleria Artifigurative Crespellano.

"Pittore bolognese residente a Venezia, impiega il suo vivace talento a riprodurre alcuni dei punti più caratteristici di quella città pittoresca. A Firenze si ricorda il Bacino di San Marco ch'egli espose nel 1886 alla promotrice, un bel dipinto, dove c'è l'armonia delle tinte locali, un vigoroso effetto di sole, con riflessi ben resi, la rivelazione, insomma, di un artista bene ispirato e coscienzioso, che sente e sa riprodurre il vero in ogni più minuta sua manifestazione." (Tratto dal 'Dizionario degli artisti italiani viventi', ed Gonnelli, Angelo De Gubernatis, 1906).