Scheda
Antonio Brighetti, noto medico bolognese, manifestò l’intenzione di donare grande parte della sua immensa collezione di documenti alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna nel 2003.
Tale donazione fu successivamente perfezionata con atto notarile in data 10 febbraio 2004. Oggetto della donazione erano, testualmente: “…le proprie raccolte di libri e stampe antiche, incisioni, cartoline e quant’altro facente parte con particolare riferimento alla città di Bologna ed alla regione Emilia Romagna materiale che trovasi presso l’abitazione del donante…”. Ma andiamo per ordine e ricostruiamo la vicenda anche umana di questo collezionista schivo e forse ancora troppo poco noto. Frequentatore di botteghe antiquarie come di mercatini, viene ancora ricordato da chi lo incontrò per la sua gentilezza e per la sua riservatezza.
Antonio Brighetti nacque a Crespellano (Bologna) il 13 ottobre 1916. Medico dal 1945 e libero docente di storia della medicina, scrisse vari libri e saggi sulla materia, tra cui una monografia intitolata Bologna e la peste del 1630, basata su documenti inediti dell’Archivio Segreto Vaticano, ignorati fino ad allora perfino dagli storici. Fece parte della Società Italiana di Storia della Medicina e fu membro della Société Internationale d’Histoire de la Médicine.Per i suoi studi, spaziò poi su diversi argomenti e sempre con precisione nella ricerca e completezza nella trattazione: di particolare interesse i lavori su Vincenzo Menghini (medico e sperimentatore che scoprì l’esistenza del ferro nel sangue), che hanno ricordato questo personaggio non sempre sufficientemente riconosciuto e la pubblicazione di alcuni disegni a penna inediti tratti dal vero (gli unici conosciuti) della casa natale di Marcello Malpighi, poi demolita alla fine dell’Ottocento. Indefesso collezionista di tutto ciò che attiene Bologna e il suo territorio, Brighetti fu raccoglitore, oltre che di stampe, di cartoline, di vecchie fotografie anche di ogni sorta di cosiddetti “materiali minori” riguardanti la storia, la vita, il costume, le attività commerciali e industriali del passato della città. Quasi indispensabile alla conoscenza della materia è ormai diventato il volume edito in collaborazione con Dante Cremonini, Bologna nelle sue stampe. Tutto questo patrimonio costituisce una documentazione eterogenea di eccezionale interesse che, come ebbe a scrivere Giancarlo Roversi nella prefazione di un’altra opera curata dallo stesso Brighetti insieme a Franco Monteverde Bologna nelle sue cartoline, “offre infiniti spunti e inediti dettagli per chi deve ricostruire la realtà culturale, sociale ed economica della città tra ‘800e ‘900.
E a Brighetti bisogna dare atto di averne felicemente intuito i valori –solo in apparenza marginali- impedendone la diaspora con un’attenta e paziente opera di ricerca”. La preveggenza del nostro nell’acquisire e conservare questi “reperti minori” è davvero incredibile. La varietà dei documenti permette di spaziare in tutti i campi e, come già sottolineato, di fornire una documentazione il più possibile completa su Bologna. Ma, e questo è aspetto ancora più importante, tutto quanto pazientemente ricercato ed acquistato -per stessa ammissione del collezionista- è stato raccolto per “…poterlo mettere a disposizione degli studiosi e offrirlo alla sua città così ricca di memorie e di tradizioni e alla quale è tanto affezionato”. Antonio Brighetti non si sposò, dedicò tutta la vita alla medicina, alla sua collezione e alla beneficienza. Alla sua morte, nel 2005, si presentarono alcuni problemi burocratici e i materiali donati –pur essendo stati regolarmente elencati- non pervennero nella disponibilità della Fondazione fino al 2011. Finalmente, nel 2012, ne iniziò il trasferimento presso la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, dove fu eseguita una prima cernita tra libri, materiali d’archivio, materiali fotografici e oggettistica. Successivamente, venne iniziata la catalogazione dei volumi e opuscoli e delle cartoline illustrate. Le pubblicazioni si possono ritrovare sul catalogo on-line di SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale). E’ iniziata la digitalizzazione dei materiali fotografici, che –ad esaurimento- andranno ad arricchire l’ormai ponderoso database del sito internet di GENUS BONONIAE - Musei nella città. Per il fondo sono state create un’apposita sezione e una serie inventariale che portano il nome del donatore.
Del fondo fotografico fanno parte non solo immagini relative alla città, ma sono presenti scatti che immortalano momenti salienti della nostra storia e dei suoi personaggi più noti, senza contare i ritratti di gente comune o di “carte de visite”. Purtroppo, di coloro che sono ritratti non si conosce l’identità, ma l’interesse del collezionista era mosso soprattutto dal poter comunque testimoniare, ad esempio, il tipo di abbigliamento e le acconciature: in poche parole, la moda delle diverse epoche prese in considerazione. Così come, per quanto concerne le “carte de visite”, Brighetti tendeva soprattutto a raccogliere documentazione sui fotografi attivi a Bologna in anni diversi. Il retro del cartoncino con le relative scritte è infatti lo specchio di queste attività commerciali e riesce a darcene un panorama esaustivo. Per quanto riguarda i materiali d’archivio –sezione ricchissima che conserva anche autografi di personaggi come D’Annunzio, Lord Byron, Giosuè Carducci e molti altri-, già da ora sono a disposizione di studiosi e utenti che ne fanno richiesta, previo appuntamento.
L’oggettistica, che comprende materiali più eterogenei tra loro (dai vassoi della birra Ronzani ai ricordini della B.V. di San Luca; dalla bottiglia del profumo “Acqua di Felsina” alle matrici pubblicitarie dell’Idrolitina e via dicendo) è già stata oggetto di alcune esposizioni nelle vetrine dedicate alle mostre temporanee presso il Museo della Storia di Bologna in Palazzo Pepoli. Riposa nella tomba di famiglia collocata nel portico est del Chiostro VIII della Certosa di Bologna.
Daniela Schiavina
Per visionare il fondo fotografico Brighetti cliccare qui. In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna