Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Quale operaio della Sabiem di Bologna esonerato dal servizio militare, sentiva imperioso il bisogno di partecipare alla lotta di liberazione. Organizzava la resistenza in San Giovanni in Persiceto e Calderara di Reno. Coi suoi partigiani occupava l'aeroporto di Borgo Panigale impossessandosi di notevole quantità d'armi e munizioni che consentivano ripetute azioni di guerriglia e di sabotaggio. Al termine di un'azione che aveva procurato notevoli danni al nemico, per vile delazione, veniva catturato. Sopportava con la fierezza dei forti e col silenzio dei martiri indicibili torture. Pur fiaccato nel fisico, trovava la forza di saltare da una finestra, sfracellandosi sul selciato sottostante.
Borgo Panigale, 7 aprile 1944.
Scheda
Umberto Armaroli, da Raffaella Armaroli; nato il 28 agosto 1913 a Bologna. Nel 1943 residente a Calderara di Reno. Operaio alla Sabiem-Parenti.
Militò a Calderara di Reno - quale organizzatore dei primi gruppi partigiani locali - nella 63a brigata Bolero Garibaldi.
Arrestato il 4 aprile 1944 ed incarcerato nella caserma dei carabinieri di Borgo Panigale (Bologna) fu a lungo torturato. Rimasto senza sorveglianza, si buttò da una finestra e morì sul colpo il 7 aprile 1944.
Gli è stata conferita la medaglia d'argento alla memorìa.
Riconosciuto partigiano dal 10 settembre 1943 al 7 aprile 1944.
Alla sua memorìa fu intitolato un battaglione della 63a brigata Bolero Garibaldi. [B]