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Camillo Amadori

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Camillo Amadori

Scheda

Figura nel 1837, a otto anni, tra gli espositori in accademia con una Testa di Tolomeo a matita. Nel '39, insieme ad altri due enfants prodiges, il marchesino Filippo Calvi e Raffaello Amadei, si conquista, con qualche riserva, la lode della Farfalla. Molto precoce, dal '41 in poi, con continuità ottiene premi, prima di aggiudicarsi per due anni consecutivi il Curlandese. Una carriera scolastica così promettente non ha un seguito apprezzabile per la morte prematura, che cade nel '51 o poco prima: è di quell'anno il cordoglio di Michelangelo Gualandi, su l'Osservatorio, per «questo caro giovinetto la cui aurora era sì bella di speranze».

Renzo Grandi

Bibliografia: Atti Acc., 1841, p. 63; 1842, pp. 37, 43, 44; 1843, p. 29; 1844, p. 35; 1845, p. 38; 1847, pp. 74 e 87; 1848, p. 62; 1852, p. 127; La Farfalla, 5 novembre 1839; 2 dicembre 1846; l'Osservatorio, 22 ottobre 1851; S. Muzzi, 1837, p. 30; L. Scarabelli, 1846, p. 11. Testo tratto da 'I Concorsi Curlandesi', 1980.