Schede
Durante la lotta di liberazione “l’Unità”, con il sottotitolo “Organo centrale del Partito Comunista Italiano”, ebbe una ventina di edizioni locali sparse per l’Italia.
L’edizione emiliana fu stampata a Bologna, anche se non mancarono numeri unici a Modena, Parma, Reggio Emilia e Forlì. Il primo numero uscì il 6.7.1944 e l’ultimo l’1.4.1945 per un totale di 18 esemplari, più qualche supplemento.
Il giornale fu stampato quasi sempre nelle tipografie clandestine del PCI (in via Bengasi 2 (oggi via Bentivogli), in via Belle Arti 7, Via Borgonuovo 17, via Pizzardi angolo Pelagio Palagi e in via Begatto 11) e qualche volta in quella privata di Pietro Grandi, in via Zamboni 90.
Il giornale non ebbe un direttore. Tra i vari redattori - ma lavoravano anche per altri fogli clandestini del PCI -vanno ricordati Giovanni Bottonelli*, Lanfranco Bugatti*, Spero Ghedini*, Alberto Landi*, Romeo Landi*, Dalife Mazza*, Ida Musiani*, Agostino Ottani*, Sergio Sabbioni*, Leonildo Tarozzi* e Athos Zamboni*.
La redazione dei giornali del PCI ebbe sede prima in via Borgonuovo e quindi in via Pizzardi. Numerosi i tipografi - alcuni professionisti e altri improvvisati - che lavorarono nelle tipografie clandestine dei PCI, tra i quali Paolo Bugini*, Vito Casadei*, Mario De Maria* detto Adler, Erminio Del Pin*, Giorgio Frascari*, Vittorio Gombi*, Vincenzo Masi*, Walther Nerozzi*, Donato Perrella*, Mario Stanzani*. [O]