Schede
Forte dell’esperienza maturata come tecnico presso la Ford Italia e la G.D, Vittorio Minarelli (1907-1981) nel secondo dopoguerra aveva aperto un’officina per riparazioni e revisioni, quindi, nel 1951 si era accordato con Franco Morini per fondare la F.B.M. (Fabbrica Bolognese Motocicli) con sede dapprima in Via Saffi, poi in Via Ghisiliera.
Dopo un’iniziale produzione per conto terzi, e la realizzazione di due motocicli, il Gabbiano ed il Vampir, rispettivamente di 125 e 200 cc, nel 1954 era stato costruito il Pettirosso, un motore di 48 cc adattabile a qualsiasi telaio, il primo di una lunga serie. I due soci, con grande lungimiranza ed intuendo le nuove potenzialità offerte dal mercato, avevano abbandonato la progettazione di moto per dedicarsi esclusivamente al settore motori, allacciando proficui rapporti con molte aziende, come Beta, Bartali, Cimatti, Guazzoni, Meteora ed anche Mondial.
Nel 1956 le loro strade si erano separate, dando origine l’uno alla Morini Franco Motori, l’altro alla F.B. Minarelli, con officina in Via Battindarno. Vittorio Minarelli vi aveva profuso tutta la sua esperienza di tecnico, progettista e collaudatore, oltre che l’impegno nella direzione. L’assunzione della ragione sociale Minarelli Motori, nel 1967, era coincisa con l’inaugurazione di un grande stabilimento a Lippo di Calderara di Reno. Nel corso degli anni i numerosi modelli di motori prodotti, di varie cilindrate, avevano equipaggiato i ciclomotori e gli scooter delle più importanti case del mondo.
Dal punto di vista promozionale, molto importanti sono state nei decenni 1960-’80 le affermazioni nei Campionati Nazionali Gymkane, Velocità e Montagna, il conseguimento di 12 Record di Velocità, la conquista dei Campionati Mondiali 125 Marche e Conduttori. Dal 2002 la Motori Minarelli fa parte del Gruppo Yamaha.
Antonio Campigotto
Testo tratto da "La Ruota e l’Incudine la memoria dell’Industria Meccanica bolognese in Certosa", Minerva, 2016