Schede
Costituita nel luglio 1917 a Villanova del Judrio dai depositi del 10° e 23° Fanteria, è inizialmente denominata Brigata “G”, quindi dall'agosto “Lucca”.
Anno 1917
Formato già dal maggio, il 163°, in principio assegnato alla brigata “Pistoia”, si riunisce al 164° nel luglio, in località Villanova del Judrio (ad est di Cormons).
In vista dell'offensiva italiana sul fronte isontino, a metà dell'agosto la Brigata è inviata alle pendici del Podgora e poi, passando agli ordini della 7a divisione, è tradotta nei pressi di Savogna. I due reggimenti sventano diverse puntate nemiche, riuscendo a catturare prigionieri e materiale avversario. Passando quindi all'attacco, il 29 agosto la Brigata tenta una sortita verso quota 54 senza conseguire però alcun risultato. Ad inizio settembre, un reparto avversario irrompe col favore della notte in un tratto presidiato dalla 5a compagnia del 163°, catturando una ventina di soldati italiani. La quasi totalità del mese è trascorsa quindi dalla “Lucca” nel pattugliamento ed in azioni offensive sul fronte attorno al Molino di Raccogliano (a sud di Gorizia). Verso la fine del mese, infine, i due reggimenti sono sostituiti in linea ed inviati agli accantonamenti di Villanova di Monte Fortin (nei pressi di Farra d'Isonzo, nel Goriziano).
Nella seconda metà di ottobre, a seguito dello sfondamento nemico dovuto alla battaglia di Caporetto, la Brigata comincia il suo ripiegamento oltre l'Isonzo: passato il Tagliamento il 31, il 23 novembre è ad Arcade (nel Trevigiano) intenta nella sistemazione del fronte sulla linea Nervesa – Fornace, sotto il comando della 58a divisione.
Ad inizio dicembre gli uomini della “Lucca” sono tradotti nel settore di Villa Berti, per presidiare il ponte ferroviario della Priula (sul fiume Piave).
Anno 1918
Ai primi di gennaio la Brigata è di riposo nell'entroterra veneto, rimanendo impegnata per tutto il mese in un ciclo di esercitazioni. Nel marzo il 163° ritorna in linea nel settore compreso tra Nervesa e Villa Berti, mentre il 164° rimane di riserva nella zona di Sant'Ambrogio a Cusignana: i due reggimenti si alternano in queste posizioni sino all'inizio del maggio, quando vengono dislocati il primo tra Povegliano e Sant'Andrà ed il secondo a Visnadello (sempre nel Trevigiano).
Nel giugno la Brigata assume la difesa del sottosettore di Nervesa, sostituendo gli uomini della “Tevere”: in occasione della Battaglia del Solstizio i reparti sono sopraffatti dall'avversario, subendo gravissime perdite nell'organico. I combattenti superstiti assumono quindi la difesa del settore limitrofo alla Parrocchia di Giavera del Montello fino al 19 giugno, quando viene ordinato loro il riordino. Nell'agosto la Brigata ritorna in linea, alternandosi con la “Tevere” nell'area di Nervesa.
A fine ottobre, in occasione dell'offensiva decisiva, la “Lucca”, agli ordini della 58a divisione, passa il Piave e raggiunge il 30 Vittorio Veneto, prima di schierarsi sul fronte Campion – Cartiera. Il 1° novembre la Brigata è a San Giacomo di Veglia (nei pressi di Vittorio Veneto), dove la sua marcia viene arrestata dalla firma dell'armistizio.
Andrea Spicciarelli
FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. VI, Roma, Libreria dello Stato 1928, pp. 243-245