Schede
Il Reggimento fu costituito il 1 ottobre 1909, sulla forza di cinque squadroni, stato maggiore e deposito. La divisa era contraddistinta dal colbacco con treccia rossa e dalla giubba blu con bavero azzurro e mostrine con tre fiamme rosse, il motto era "In certamine audaces", ossia audaci in battaglia. L'armamento era costituito innanzitutto dal cavallo, dalla sciabola modello 1900 e dal moschetto corto modello 1891. Al momento dell'entrata in guerra, la forza del 28° Cavalleggeri Treviso era di 34 ufficiali, 1360 uomini di truppa, 904 cavalli, la dotazione delle armi fu incrementata con 1 sezione mitragliatrici, montata su speciali biciclette da bersaglieri. Il 28° prestò servizio di polizia stradale nelle retrovie e a più riprese a Campolongo al Torre, Versa e Nogaredo, svolse anche funzioni di scorta ai prigionieri di guerra. La sola sezione mitragliatrici fu aggregata alla 34° Divisione sul fronte dell'Altipiano d'Asiago. Ai primi del 1916 il reggimento venne appiedato ed iniziò l'addestramento tipico della fanteria, ed il 23 maggio era posto in linea nel settore ad est di Monfalcone, dove rimase sino ad ottobre, quando passò sul medio Isonzo alle dipendenze della 2a Armata nel settore del Monte Rombon. Nel maggio del 1917, tornò a svolgere compiti di polizia militare e scorta ai prigionieri nelle retrovie, molti suoi ufficiali prestarono però servizio come volontari in altri reggimenti in prima linea, mentre una nuova sezione mitragliatrici con uomini del 28° era stata aggregata alla 60° Divisione. Durante la ritirata di Caporetto il reggimento si occupò della raccolta degli sbandati nella zona di Treviso, passando poi il Piave a Vidor alle dipendenze della 3a Armata. L'epidemia di influenza spagnola ai primi del 1918 colpì 500 soldati, 30 dei quali morirono. A giugno, il 28° venne inviato in riserva di settore alla 9a Armata, alloggiando nei pressi di Castelfranco. Finalmente il 29 ottobre, tutto il 28°reggimento Cavalleggeri Treviso, passato il Piave, venne lanciato all'inseguimento del nemico che arretrava, era in corso la battaglia di Vittorio Veneto . Caddero prigionieri del Treviso 138 ufficiali, oltre 3300 uomini di truppa, furono catturati 24 cannoni, 302 cavalli, 101 carri, 2700 fucili e 42 mitragliatrici. Il 4 novembre, alle ore 15, quando entrò in vigore l'armistizio, il 28° Cavalleggeri Treviso stava combattendo nel paese di Carpenedo. La prima guerra mondiale era finita, il reggimento ebbe 15 ufficiali morti e 22 feriti, tra i soldati si contarono 155 morti, 597 feriti e 24 dispersi.
Paolo Antolini