Schede
Mario De Maria si avvicina alla fotografia nel 1878, in occasione del suo secondo soggiorno parigino. L’uso del mezzo fotografico da parte dei pittori era, in quegl’anni, estremamente diffuso e il dipinto “Ritorno all’ovile” o “Una strada a Subiaco” ne è un chiaro esempio. L’opera è tratta da una fotografia scattata dal nostro artista a Subiaco, piccolo centro laziale, qui lo affascinano gli effetti di luce radente che solo l’obiettivo riesce a registrare, scruta gli archi nella loro profondità d’ombra, fissa case medioevali in rovina, vicoli ciechi e piazze quasi deserte, dove però talvolta casualmente, la macchina scopre la presenza immobile e silenziosa degli abitanti. I muri incancreniti, le scalinate corrose e ammuffite sono però i veri soggetti di queste inquadrature, che in seguito avranno chiari riferimenti in tutta la sua pittura. Il dipinto, eseguito circa nel 1892, trasuda di quella magica luce lunare tipica della gran parte della pittura di De Maria. L’opera fece parte della famosa raccolta dell’avvocato Giacinto Gallina (1931) e fu esposta alle Biennali di Venezia del 1909 e 1926.
In collaborazione con Galleria Artifigurative - Crespellano (Bo)