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San Giovanni Battista in carcere tentato da Salome'

1640 ca.

Schede

Questo raro soggetto fu dipinto almeno sei volte da Guercino tra il 1620 e il 1628 circa; versioni quasi unanimemente ritenute autografe dalla critica e da cui furono tratte anche delle copie coeve. Il tema riscosse quindi un grande successo sia in Emilia che a Roma, dove una celebrata versione si trovava nella collezione dei principi Borghese, documentata da una stampa del 1786. Gli studiosi hanno avanzato diverse ipotesi per collegare i dipinti oggi conosciuti con quelli citati nelle fonti, senza raggiungere un parere univoco. Rende più complicata l’identificazione il fatto che la narrazione di questo episodio fu praticamente un’invenzione del Guercino; nel giro di pochi decenni si perse memoria del soggetto originale e spesso fu interpretato come Carità romana o come Giuseppe tentato in prigione dalla moglie di Putifarre. Per questa ragione si pensa di poter riconoscere l’esemplare in mostra con un dipinto dell’eredità Sgargi, pervenuta al Comune di Bologna nel 1850, descritto nei documenti come “La Carità filiale (proveniente dal Guercino) Scudi 10”; e ancora: “la Carità Romana, che dicesi della prima maniera del Guercino”. Il quadro ha alcune zone ridipinte, ma è una replica di buona qualità eseguita probabilmente nella bottega del maestro per copiare una delle versioni originali più tarde, successive al rientro dell’artista da Roma. Infatti la figura del Battista è dipinta in modo più monumentale e la pennellata è maggiormente compatta. La testa di Salomé ha un’espressione più curiosa che suadente, quale appare nelle versioni degli anni precedenti, ma deriva dallo stesso studio ‘di carattere’. L’accostamento delle due teste, inserite in un ambiente buio e appena caratterizzato, è sufficiente a costruire la narrazione di questo affascinante quadro ‘da stanza’.

Copia da Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento, 1591 – Bologna, 1666), San Giovanni Battista in carcere tentato da Salomè, 1640 ca. olio su tela. Collezioni Comunali d’Arte, Bologna.

Testo tratto da "Guercino e i suoi allievi. Dalle ‘teste di carattere’ ai ritratti", catalogo della mostra a cura di Silvia Battistini, Bologna, 2023.