Schede
La scultura di Diego Sarti dal titolo Mater (leonessa africana), viene esposta nel 1897 alla Biennale di Venezia e successivamente a Barcellona, dove ebbe un clamoroso successo, tanto che all'esposizione spagnola si aggiudica la medaglia d'oro e viene acquisita nel 1898 per il Museo d'arte moderna della città. Rispetto alla consueta attenzione che Sarti riserva ai combattimenti con belve ruggenti, lo vediamo cogliere un momento più intimo e, appunto, materno. La scultura grande al vero rappresenta una leonessa con due cuccioli, l’uno «[…] lo lecca con tenerezza infinita» (PILO M. (a), 1897, p. 6), mentre il secondo è spaventato dal ragno posto sulla coscia della madre. Sulla modernità di questo soggetto basti notare come guardandola non si possa non ricordare un noto cartone animato di qualche anno fa, dedicato, appunto, ai leoni.
Grazie al ritrovamento nei depositi del Museu Nacional d'Art de Catalunya dell'opera (dove è presente anche la Venere) si è potuto rilevare che si differenzia rispetto a quella documentata dalla foto del Fondo Belluzzi del Museo del Risorgimento. Si comprende così che Mater viene eseguita in almeno due versioni, o quantomento che la prima fu modificata per la seconda esposizione. Il gesso spagnolo è mancante del ragno e del cucciolo spaventato. Alla base è incisa data e firma: "Diego Sarti 1897.9 Bologna". Al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza è esposta una maiolica policroma della Società Cooperativa Ceramica d'Imola, derivazione in piccola scala dell'opera e databile al 1909 ca., testimone dell'immediato successo della scultura.
Bibliografia: R. Martorelli, Cento anni di scultura bolognese. L’album fotografico Belluzzi e le sculture del Museo civico del Risorgimento, numero monografico de “Bollettino del Museo del Risorgimento”, LIII, 2008.