Schede
La provenienza dagli eredi di Luigi Busi attesta l’autografia del dipinto, che, per le sue dimensioni e per il soggetto raffigurato si suppone possa rappresentare uno studio finito per una decorazione interna di un palazzo. La giovane figura femminile è sospesa in un vuoto azzurro che si illumina di giallo pallido nella parte inferiore della tela. Allargando le braccia e mostrando le dita rosate scruta lo spettatore con uno sguardo fisso, ma vivo ed intenso e la nudità del corpo è nascosta solo in minima parte da un velo sottile, trascinato da una brezza leggera che scompiglia anche i capelli. La stella bianca che splende sul capo ci conduce ad Aurora: Eos, la bellissima divinità greca dell’alba che esce dalla mitologia per entrare in una realtà del tutto viva e naturale. Il dipinto può ben essere collocato agli inizi degli anni Sessanta. Ancora una volta Busi si conferma nell’ambito della pittura bolognese dell’Ottocento il rappresentante più illustre, convinto e convincente degli anni cruciali del passaggio dall’Accademia al Vero.
Luigi Busi (1837 - 1884), “Nudo femminile (Eos-Aurora)” (s.d.). Olio su tela, cm 62,5 x 38. Courtesy Galleria del Caminetto, Bologna.
Alessandro Zacchi
Bibliografia. Luigi Busi, “L’eleganza del vero”, Associazione Bologna per le Arti (2018), Ed. Grafiche dell’Artiere, pag. 95.