Schede
Una donna bruna, abbigliata con un sontuoso abito Cinquecentesco si appoggia al cuscino cremisi di un ricco inginocchiatoio, di fronte a lei un leggìo sostiene un libro aperto; entrambi i mobili sono intagliati e intarsiati; il pavimento geometrico conduce al muro dove la boiserie cede spazio, nella parte superiore, a una ricca tappezzeria marezzata. Luigi Serra ci presenta qui una scena teatrale e sospesa, quell’attimo di silenzio che precede l’azione dopo l’alzata del sipario, ma di quale opera o dramma non sappiamo.
In questo 1869 Serra è a Roma grazie alla pensione Angiolini e dalle sue carte risulta che legge e copia brani di romanzi, biografie e saggi che possano nutrire la sua immaginazione e suggerirgli soggetti e situazioni per i suoi quadri di storia. Si sofferma anche, e in particolar modo, sul Cinquecento e legge Dumas padre e la sua Maria Stuarda; cerca notizie di Clarice Strozzi nella Storia fiorentina di Benedetto Varchi, sfoglia Machiavelli (Legazione di Nicolò Machiavelli alla Contessa Caternia Sforza) e la Duchessa d’Abrantes (Vita e ritratti di donne celebri d’ogni paese). Sebbene non sembri rappresentare veramente una sola di queste donne o una scena in particolare, questo quadro in costume Cinquecentesco è frutto di un immaginario storico e romanzesco coltivato dall'artista con continue letture che si alternano alla pratica del disegno. Il titolo La lettura della Bibbia è confermato dalla riproduzione nell’album fotografico Belluzzi del Museo del Risorgimento di Bologna, e confermato dall’iscrizione sul retro. Un’etichetta in inglese – testimonianza di una precoce partenza dall’Italia – non ci fornisce maggiori delucidazioni limitandosi a un descrittivo: Young Lady Reading/ In Medieval Dress. Sapori lo identifica erroneamente con una Laura, che Serra porta insieme a Ione nel 1867 all’Esposizione delle Accademie dell’Emilia per essere offerto alla Protettrice bolognese. Tuttavia, ora che l’originale è stato rinvenuto ed esposto per la prima volta nella mostra del 2024, bisogna osservare che la data precedentemente ipotizzata non può essere accolta. Laura rimane dunque un personaggio misterioso, poiché potrebbe trattarsi non tanto del personaggio petrarchesco, quanto piuttosto di Laura Peperara, personaggio storico ma ampiamente romanzato da Madame del Gottis nel suo Torquato Tasso e la Principessa Elenora d’Este, romanzo di cui Serra riporta lunghi brani nei suoi appunti sopra citati.
Non bastassero le date, è lo stile stesso che lega La lettura della Bibbia al primo soggiorno romano di Luigi Serra; in questo 1869, dopo aver vissuto a Firenze, il pittore si confronta con la «scuola moderna spagnola», dai colori ricchi e saturi che a Roma furoreggia con Mariano Fortuny ed Henry Regnault e continua con la sperimentazione di scene al chiuso, con luci artificiali contrastate e drammatiche più adatte a far meglio risaltare il dramma a tinte fosche dei personaggi di cui legge. D’altronde quando dipinge questo quadro in costume sono gli anni de La Vestale (1866 ca.) e dell’Annibale Bentivoglio nel Castello di Varano (1870) e del Bacio senza restituzione (1873 ca.). Di La Lettura della Bibbia esiste un disegno preparatorio al MAMbo di Bologna.
Luigi Serra (1846 - 1888), La lettura della Bibbia, olio su tela, 44 x 27,5 cm. Firmato e datato 1869. Sul retro: Luigi Serra di Bologna./ La Lettura della Bibbia/ Roma 1869. Bologna, courtesy Galleria de’ Fusari.
Isabella Stancari
Bibliografia: F. Sapori, Luigi Serra, Bologna, Nicola Zanichelli, 1922. S. Pezzoli e O. Piraccini (a cura di), L’artista e L’amico. Ritorno a Luigi Serra, Catalogo della mostra (Biblioteca dell'Archiginnasio, 2008-2009), Bologna, Compositori, 2008. I. Stancari, Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX, Bollettino del Museo del Risorgimento, anno LXIIILXV, 2018-2020, Bologna.