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Come ricordano gli Atti accademici del 1836 (p. 58), il soggetto del grande premio curlandese del 1835 doveva essere «Un quadro di autore classico non ancora lodevolmente inciso. Il quadro potrà essere di figura, di paese o di prospettiva»: in tale anno, dunque, fu lasciata, al contrario di ciò che avvenne in altri periodi, la massima libertà. È interessante riportare la motivazione del giudizio espresso dalla Commissione sull'opera del Marchi, vincitrice del concorso: i giudici trovarono «meritevole quest'unica stampa; in cui ebbe a lodare la diligente imitazione del carattere dell'autore del quadro... avendo soltanto desiderato per un maggior effetto meno lavoro tra i tagli, e maggiore forza nella mossa delle ombre». L'opera è tratta da un dipinto dell'Albani allora in casa Merendoni. La vittoria nel premio curlandese è ricordata anche dal Servolini (p. 484). Ancora una volta un quadro di collezione privata viene scelto come soggetto per il concorso d'incisione.
Antonio Marchi (m. 1867), L'Assunta da Francesco Albani (1835), bulino, mm 370 x 310, carta bianca. Sul verso, timbro dell'Accademia di Belle Arti. In basso nel margine a matita: 1835. Antonio Marchi; più sotto è ripetuta la data 1835. Bologna, Accademia di Belle Arti, H. 1849.
Rosalba D'Amico
Bibliografia: Atti, 1836, p. 58; L. Servolini, 1955, p. 484. Testo tratto da "I Concorsi Curlandesi". Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, catalogo della mostra, a cura di Renzo Grandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, marzo-maggio; Museo Civico, giugno-luglio, 1980.