Schede
Dante lasciò Firenze all'inizio del XIV secolo. Il poeta è qui ritratto mentre varca le montagne dell'Appennino, lanciando un nostalgico sguardo verso la terra natia. La prima fonte che cita questo dipinto risale al 1867, ed è plausibile ritenere che il quadro sia stato commissionato dal marchese Pizzardi in seguito al centenario della nascita di Dante, festeggiato nel 1865. Andrea Besteghi inserisce il soggetto in una cornice di paesaggismo atmosferico, dove il cielo assume i toni plumbei che suggeriscono la cupezza dello stato d'animo del poeta. Questo è l'unico quadro della collezione Pizzardi che non risente dell'influenza puccinelliana: la tradizione classicista, in questo caso di matrice masiniana, sempre attenta al dato naturale, era troppo radicata per tentare esiti stilistici di stampo purista.
Clauda Collina
Olio su tela, cm. 280x160. Sul telaio della cornice: Besteghi Andrea fece anno 1865. Storia: lasciato in eredità, nel 1922, da Carlo Alberto Pizzardi al Comune di Bologna, che non lo ritira, passa di proprietà all'Amministrazione degli Spedali, nel 1925. Nel 1975 nell'Aula Magna dell'Ospedale Maggiore di Bologna. Attualmente esposto nel Salone di Palazzo Pizzardi. Testo tratto da: Claudia Collina, Claudio Poppi; Collezionisti a Bologna nell’Ottocento. Vincenzo Valorani e Luigi Pizzardi, cat. della mostra, Bologna 1994