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Comunione di S. Gerolamo da Agostino Carracci

1829

Dettagli

Il Guadagnini vinse una seconda volta il premio grande curlandese nel 1829, con la riproduzione dell'opera di Agostino Carracci, una delle più note alla storia dell'incisione di traduzione, a cominciare dallo stesso pittore. Nella tecnica, l'incisore si rivela appieno allievo del Rosaspina, con cui collaborò tra l'altro al volume sulla «Pinacoteca di Bologna» (la prima edizione del volume, ricordiamolo, è del 1830, e certo l'opera qui presentata era in rapporto con quelle contenute nella raccolta). L'importanza che la Galleria bolognese aveva a queste date per la scuola accademica, che nelle sue sale si confrontava con gli originali, è indicata dalla continua ripresa, da parte dei traduttori d'immagini, delle più significative opere esposte.

Gaetano Guadagnini (1800 - 1860),  Comunione di S. Gerolamo da Agostino Carracci (1829), bulino, mm 317x 197, carta bianca. Sul verso, timbro dell'Accademia di Belle Arti. In basso: A. CARA:; nel margine, a matita: Guadagnini incise 1829. Bologna, Accademia di Belle Arti, H. 1857. 

Rosalba D'Amico

Testo tratto da "I Concorsi Curlandesi". Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, catalogo della mostra, a cura di Renzo Grandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, marzo-maggio; Museo Civico, giugno-luglio, 1980.