Salta al contenuto principale Skip to footer content

140 Tavole di 64 Artisti Italiani

Archimede Santi - 140 Tavole di 64 Artisti Italiani

Dettagli

Cesare Ratta; 140 Tavole di 64 Artisti Italiani - 300 disegni illustrativi e decorativi; edizione di 500 esemplari; Laboratorio Scuola d'Arte Tipografica del Comune di Bologna, Bologna, 1932. cm 36,5 x 27; pp. 142 con illustrazioni in b/n e a colori fuori testo, varie delle quali applicate. Tra gli artisti presenti: Luigi Bartolini, Piero Bernardini, Rezio Buscaroli, Mimì Buzzacchi Quili, Bruno Da Osimo, Adolfo de Carolis, Giulio Cisari, Oreste Da Molin, Marcello Dudovich, Ettore Faiuoli, Achille Ferraro, Ugo Galetti, Romolo Girotti, Vittorio Grassi, Amleto Montevecchi, Leonella Nasi, Carlo Nicco, Cesare Peruzzi, Luigi Servolini, Gorgon Tanozzi, Domenico Romeo Trombetti, Alfredo Zaffagnini.

"Con questo volume pongo la parola "FINE" ad una numerosa e svariatissima serie di pubblicazioni artistiche, le quali, iniziate circa dieci anni orsono, sommano, fra grandi e piccole, al non indifferetente numero di quaranta volumi, senza contare le altre edizioni fuori commercio. Non è mio compito dimostrare qui se lo scopo che mi proposi nell'iniziarle sia stato raggiunto. Certo è che in Italia era sentita la mancanza di opere che divulgassero quanto i nostri artisti creavano di più importante o di caratteristico nelle arti illustrative e decorative. Molte, troppe forse, erano le opere che parlavano di quanto si è fatto nei secoli passati da illustri e celebri ingegni del pennello, dello scalpello e del bulino, ma poche e ormai rarissime quelle che raccogliessero mano mano l'opera degli artisti dell'epoca contemporanea dedicatisi alle così dette arte minori, quali l'acquaforte, la litografia, la xilografia, l'acquarello, il pastello, ecc., che hanno esse pure una notevole importanza nel campo della bellezza grafica e dell'arte applicata. Il volume è formato in gran parte da tavole che erano destinate ad altre pubblicazioni già edite; esigenze speciali imposero di tenerle sospese, ma il loro numero essendosi in seguito accresciuto, ho pensato che non sarebbe stato inopportuno riunirle in quest'ultima edizione delle mie opere divulgatrici. CESARE RATTA"