Schede
Il palazzo fu residenza della famiglia Calderini che nel 1483, già al servizio dei Signori Riario Sforza, diede incarico a Francesco Fuzzi di costruire la propria residenza in città. L'edificio, che doveva ben rappresentare la posizione sociale raggiunta, presenta notevoli influssi toscani nella caratteristica facciata a bugnato in arenaria e nella decorazione dei due ordini di bifore in pietra serena che si affacciano sulla strada principale. Le cronache narrano che nel 1502 vi fu ospitato Niccolò Machiavelli. Purtroppo, nel corso dei secoli, il magnifico palazzo subì diverse traversie e, nel 1879, perfino un furioso incendio, che distrusse definitivamente le decorazioni pittoriche. All'esterno si possono ancora notare i banchi di pietra sui quali si stipulavano e venivano amministrati atti di giustizia pubblica. Tale funzione, seppure in maniera diversa, si è protratta nel tempo, dal momento che nel 1897 il Comune vi trasferì gli uffici della Regia Pretura e che successivamente divenne sede della sezione distaccata del Tribunale di Bologna fino al 2013.
In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.