Schede
In via Saragozza. Cosidetta perché in origine sorse dove si trovavano le mura del secondo e più antico recinto della città, ora del tutto demolite. Anche questa chiesa, per ragione dell’estendersi della città e di lavori stradali, fu più volte demolita e rifabbricata; così nel 1455, nel 1630 – per l’apertura di via Urbana, che da San Mamolo conduce a Saragozza – e nel 1680, in cui fu rifabbricata, pressochè a nuovo, sui disegni di Carlo Francesco Dotti. Nel 0749 subì un altro rifacimento ad opera dell’architetto Raimondo Compagnini. Fra le cose notevoli di questa chiesa havvi una pittura antichissima rappresentante la Madonna col Figlio, esistente nelle atterrate mura già prima del 1220; fu più volte ritoccata ed il frontale, che la custodisce, è dovuto a Ciro Mario Paris Perroni, nato muto. Altri quadri sono del Gessi, del Cesi, di Jacopo Alessandro Calvi, del Pedrini; vi sono stucchi e statue del Mazza, di Domenico Pio, di Pietro Martino Bagutti, ecc. Testo tratto da "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900. Trascrizione a cura di Lorena Barchetti.
La chiesa di Santa Maria Annunziata delle Muratelle è così chiamata perché sorgeva proprio sulla seconda cinta muraria della città, quella dei torresotti. Abbattuta e ricostruita più volte, la sua attuale facciata è dovuta all'architetto Edoardo Collamarini (1928). L'interno è invece riconducibile ad un progetto di Carlo Francesco Dotti attuato nel 1735. Durante il XIX° secolo, sconsacrata e riconvertita fu adibita per circa cinquant'anni ad usi militari. Nel 1958 il complesso chiesastico fu sottoposto ad ulteriori lavori, eseguiti dall'ing. Tiziano Guidotti.
In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna