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Sella di Canebola, 24-27 ottobre 1917

Battaglia 24-27 ottobre 1917

Schede

24 ottobre 1917: inizia la XII battaglia sull'Isonzo, la “rotta di Caporetto”.
La sorpresa strategica austro-tedesca indusse l'esercito italiano a ripiegare da quelle linee conquistate dopo ben 29 mesi di aspri combattimenti causando migliaia di caduti e feriti sofferti da entrambi gli eserciti belligeranti.
Nelle immediate ore successive a quel tragico giorno l'esercito italiano tentò l'ultima disperata difesa sulla linea Montemaggiore e Purgessimo per arginare l'avanzata nemica e per evitare l'accerchiamento delle armate dell'Isonzo e della Carnia. Quest'ultima linea di difesa ad oltranza passava attraverso il Monte Joanaz e la Bocchetta di Sant'Antonio che furono improvvisamente teatro di aspri combattimenti.
In queste concitate ore si attestò a difesa del paese di Canebola e dell’importante crocevia poco più in alto (la Sella di Canebola o Bocchetta Sant’Antonio) la 34a Divisione del generale Basso che dispose le sue truppe per arginare l’avanzata austro-tedesca. Vennero così schierati reparti della Brigata Potenza dal Monte Carnizza alla Bocchetta esclusa e il 9° reggimento Bersaglieri da questa alle falde del Monte Joannes, rinforzato poi dal 31° reggimento Fanteria Brigata Siena.
Le postazioni risultarono subito difficilmente difendibili per l’assenza totale di ripari e le munizioni scarseggiavano sempre più per la mancanza di approvvigionamenti. Nonostante la proposta di resa da parte dei reparti austriaci del 7° Reggimento Fanteria “Graf von Khevenhüller”, i reparti del generale Basso continuarono nel loro intento di difendere ad oltranza quell’ultima porta che, se spalancata, avrebbe aperto il varco definitivo alla pianura friulana. L’incalzante afflusso del nemico che giungeva oramai da ogni direzione rese però indifendibile il sito. Venne così ordinato ad un manipolo di soldati di coprire la ritirata dei commilitoni che presidiavano la Sella bloccando miracolosamente, per una manciata di ore, l'avanzata nemica: inevitabilmente, questi uomini caddero sotto i colpi del nemico uno dopo l'altro finchè anche l'ultimo mitragliere morì eroicamente nella cappelletta dedicata al Santo di Padova oramai in rovina. Era il 27 ottobre 1917.
Nello stesso giorno anche la Terza armata del duca d’Aosta ripiegò per non restare isolata e accerchiata. Si sgomberò Cividale facendo saltare il “Ponte del Diavolo” e Cadorna ordinò la ritirata al Tagliamento. Il giorno successivo gli austro-tedeschi entrarono a Udine, nella notte del 29 varcarono il Tagliamento, il 30 occuparono Codroipo e San Daniele del Friuli, mentre si facevano saltare i ponti e il disastro assumeva proporzioni enormi.
Nei giorni successivi all'invasione mani pietose raccolsero i Caduti di Canebola e li seppellirono nel Cimitero del paese ampliandone le vecchie mura: negli anni '30 questi eroi vennero definitivamente traslati al Tempio Ossario di Udine ove ora riposano.
Oggi rimangono ben poche tracce di tali avvenimenti, ma a suggellarne il ricordo venne posta una lapide sul muro sud-ovest della chiesetta ricostruita sulla Sella di Canebola:

Un fante improvvisatosi mitragliere,
da questo valico per 36 ore col suo eroismo
contestò il passo ed impedì l'avanzata
ad una intera Divisione nemica,
finchè sopraffatto dal numero,
venne travolto e trucidato in questa cappelletta

Santo Montalto