Schede
In ossequio ai deliberati del Congresso di Livorno, che vogliono la secessione dei comunisti dal partito socialista, i soci dell'Unione socialista bolognese aderenti all'indirizzo Bombacci-Bordiga fondano una sezione comunista: si consuma definitivamente la scissione tra massimalisti e riformisti, esponenti rispettivamente di un indirizzo più rivoluzionario e di uno più moderato, iniziata già nel 1919. Tra i comunisti bolognesi più noti vi sono Enio Gnudi e Giuseppe Dozza, segretario della federazione giovanile.
Il 20 marzo sarà convocato il primo congresso provinciale del PCd'I. La federazione bolognese conta 54 sezioni e circa 2.000 iscritti.