Schede
La sera tra l'8 e il 9 settembre in via San Felice si incontrano i rappresentanti di alcuni partiti antifascisti.
Sono presenti Carmine Mancinelli, Fernando Baroncini, Verenin Grazia e Alberto Trebbi per il PSUP (nato in agosto dalla fusione delle formazioni socialiste PSI e MUP), Mario Jacchia per il Partito d'Azione, Leonildo Tarozzi, Mario Peloni e Verdelli per il PCI.
Le prime direttive che vengono impartite ai cittadini sono: intensificare il recupero di armi; soccorrere i soldati italiani e gli ex prigionieri alleati; organizzare bande armate; impedire che il grano degli ammassi finisca ai tedeschi.
I comunisti pensano di ricreare una sorta di Guardia civica, pronta a combattere gli occupanti stranieri. Il 16 settembre, in una riunione clandestina tenuta nella sartoria della moglie di Armando Quadri in via Oberdan, il Fronte "Pace e Libertà" diventerà la sezione regionale del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) promosso a Roma dal Comitato delle Opposizioni.
L'11 settembre esso ha lanciato un appello al Paese per distruggere "il nazismo e il fascismo flagelli egualmente perniciosi alla civiltà e alla libertà del mondo".