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Il Comune assegna al giovane architetto Gian Luigi Giordani il progetto di sistemazione dell'area sul fianco occidentale del palazzo comunale.
Il successivo sventramento porta alla creazione di una piazza che libera la fronte di palazzo Caprara, divenuto sede della Prefettura. Scompaiono il Peladuro di Porta Nuova, sede di un antico pelatoio di suini, e via Banzole, rinomata per la fabbricazione degli sgabelli.
Sul fronte nord della piazza sarà edificato nel 1938 palazzo Volpe, opera moderna e controversa degli architetti Bega, Giordani e Veronesi, da alcuni definito "una ferita inferta nel tessuto storico della città".
La piazza, ricavata nell'anno della conquista dell'Etiopia, è intitolata alla Vittoria. Dopo la guerra mondiale prenderà il nome del presidente americano F. Delano Roosevelt e sarà usata come parcheggio per auto. Addossato al cinquecentesco Palazzo Caprara sorge nel frattempo l'edificio della Questura, con l'antistante piazzetta Galileo.
La facciata del palazzo, architettato da Ettore Vacchi, è di aspetto massiccio e monumentale, grazie alla pietra di Montovolo che la riveste e ai bassorilievi di Amleto Beghelli.