Schede
Giuseppe Massarenti è condannato a due anni e mezzo di confino (poi prorogato per altri cinque anni) dalla Commissione provinciale di Roma, con la seguente motivazione: "esiliato a Roma nel 1923, non desiste dal manifestare idee socialiste".
L'ex sindaco di Molinella sconterà la pena a Lampedusa, a Ustica e dal 1928 a Ponza.
Nel 1931, al termine del periodo prescritto, gli sarà impedito di tornare a Molinella e vivrà a Roma in condizioni di estrema indigenza.
Nel 1937 sarà rinchiuso nel manicomio di Santa Maria della Pietà.